Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Nell'area dell'isolato 96 del PR di Messina insistono diverse costruzioni della città preterremoto, alcune delle quali recentemente crollate. Nell'area insisteva una necropoli che è stata assoggettata a scavo archeologico in modo frammentario. A seguito di questa attività sono venute alla luce diverse tombe, la più mastodontica delle quali si trova conservata sotto la scalinata che conduce dalla via C. Battisti alla via Degli Orti.

Toponimo del lungo mare, anticamente denominato"Strada Colonna", dal nome del viceré Marcantonio Colonna (1577-1585) che la restaurò. Comunemente detta Marina, la strada, che era il fulcro sociale e commerciale della città prima del sisma, venne intitolata dopo il 1860 a Vittorio Emanuele II (Torino 1820-Roma 1878), primo sovrano d'Italia.

Prende il nome dall’antica porta della Natività eretta nel 1625 e che dava l’accesso alla Palazzata

Edificato nel 1890 sui Colli S. Rizzo, a 500 metri sopra il livello del mare, Puntal Ferraro è il forte più piccolo del sistema difensivo ideato dal Ministero della Guerra nell’area dello Stretto. Dotato di ponte levatoio e fossato, le sei artiglierie della struttura, non più presenti, puntavano verso il mar Tirreno e il porto di Milazzo. In buono stato di conservazione anche la gabbia di Faraday che serviva a proteggere la struttura dai fulmine, e una pompa manuale circolare per l’approvvigionamento idrico. All’interno è possibile visitare un piccolo museo con foto, cartoline e documenti che riguardano le fortificazioni umbertine.

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