Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Commissionato allo scultore messinese Lio Gangeri (1845 – 1913) dal Comune di Messina nel 1868, il monumento al banchiere e statista messinese, realizzato nel 1871, è costituito da un basamento con iscrizione su cui poggiano le quattro zampe leonine del sarcofago con al centro il ritratto del defunto, sormontato da un angelo che tiene in mano la torcia dei geni mortuari.

Progettato dall’architetto gesuita Natale da Masuccio nel 1616, il monumento risente del manierismo toscano importato a Messina dallo scultore Andrea Calamech, ricco di contrasti tra masse, volumi e curiosi effetti spaziali. Al 1741 risale la monumentale scalinata scenografica realizzata da Antonino Basile e Placido Campolo, mentre Ignazio Buceti è l’autore de “L’Abbondanza”, la fonte marmorea dalle forme muliebri al centro della scalea. Oggi il Monte è gestito dalla Provincia Regionale di Messia e ospita mostre ed eventi artistici.

L’acquerello appartiene al corpus di opere grafiche custodite presso il museo Amedeo Bocchi di Parma: si tratta di sessanta opere tra disegni, bozzetti e saggi preparati dal pittore emiliano per la commissione ministeriale nominata dalla Direzione generale dell’Antichità e delle Belle Arti allo scopo di giudicare il lavoro dei possibili successori di Giulio Aristide Sartorio (Roma 1860 – Roma 1932), morto proprio durante la realizzazione dei cartoni per la decorazione musiva del duomo di Messina. L’opera è uno studio compositivo sui gruppi di angeli delle Litanie lauretane, le figure che avrebbero dovuto decorare la navata centrale del duomo. 

L'isolato 276 di Messina consta di due corpi di fabbrica che occupano ad est e ad ovest la superficie dell'isolato essendo separati da uno spazio intercluso nel quale, oltre ai percorsi di accesso alle singole unità trova posto un giardino. Fu realizzato a partire dal 1949 quando fu commissionato il progetto di massima agli architetti W. Frankl e M. Ridolfi. Il progetto venne elaborato nel corso dei due anni successivi e l’opera architettonica fu conclusa nel 1952.

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