Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Prende il nome dall’antica Zecca di Messina, che fin dall’età greca batté moneta. Unica tra le siciliane, la Zecca di Messina venne chiusa dopo la rivolta antispagnola (1674-1678).

Il Forte S. Spirito costituiva l'estremità a sud dell'ampliamento delle fortificazioni della città voluto da Carlo V per annettere un'ulteriore territorio entro la cinta murata in modo da consentire l'edificazione del Grande Ospedale. L'annessione della collina del Tirone alla città murata faceva riferimento al forte catellaccio ed al Forte Gonzaga che la proteggevano da ovest. 

L’edicola dedicata a San Giovanni decollato è localizzata in un palazzo sito in Via Ghibellina (is.282). L’autore di questa edicola è Vincenzo Arcoraci, un allievo di quel Cascella che realizzò il mosaico presente all’interno della Stazione marittima. Questa edicola è caratterizzata da una superficie scanalata conclusa a lunetta che costituisce il fondo di una composizione a tempietto con timpano triangolare sorretto da due colonnine poggianti su una mensola modanata, retta da due volute.  Il timpano triangolare è sovrastato dalla figura di un angelo in altorilievo, mentre la struttura di fondo è conclusa da una croce scolpita, retta da due volute a motivi fitomorfi.

Questa edicola votiva, sita in Viale S.Martino su una facciata dell’isolato 48, è realizzata con un apparato scultoreo in stucco, mentre l’immagine sacra contenuta all’interno dell’ovale è realizzata in piastrelle maiolicate.  L’ovale che contiene una riproduzione dell’ambasceria dei messinesi alla vergine è un tributo ad un’incisione realizzata nel 1845 di Tommaso Aloisio Juvara.  L’Edicola consta di un baldacchino sormontato da una corona e da una croce che sovrastano l’intera struttura. Questa si caratterizza per una mensola retta da due lesene sulla quale Poggia l’ovale che viene retto da due angeli alati. La sua realizzazione risale agli anni 30 ed i materiali che vennero impiegati furono lo stucco ed il cemento oltre alle piastrelle di maiolica.

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