PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
CONTENUTI IN EVIDENZA
Il secondo comparto dell’isolato 339 del Piano Regolatore di Messina fu occupato dall’edificio progettato nel 1919 dall’ingegnere Antonio Zanca che nel corso della sua attività di progettista del palazzo municipale messinese sviluppò anche questo progetto. La realizzazione del fabbricato fu affidata all’Impresa Cardillo, un’impresa molto attiva nella ricostruzione della città di Messina ed in particolare nel restauro e nel recupero di beni architettonici.

“Il trittico partecipa con maturità al clima post concettuale che continua e rifunzionalizzare, sulla scorta di una tradizione che risale ai protagonisti del dada internazionale, scarti industriali a fini artistici e, nello specifico, a rendere metaforicamente il simbolo del patibolo in uno alla illusione della rinascita” con queste motivazioni l’opera vince il Premio Arte Contemporanea 2009 indetto dalla Provincia Regionale di Messina. Fanno parte della giuria: Teresa Pugliatti, Caterina di Giacomo, Bruno Samperi e Giuseppe Filistad. Creazione paradigmatica per la comprensione della poetica di Linda Schipani, l’opera è stata presentata nel 2008 alla Candid Trust Galleries di Londra e al Museo Doria Pamphilj di Valmontoe.

Primo progetto del “Gruppo Trinacria”, Gli isolani nacque nell’estate del 2003 durante il primo workshop regionale organizzato al parco letterario “Horcynus Orca” di Messina.

L’opera appartiene alla prima stagione creativa del pittore, e ne è sicuramente uno dei prodotti migliori. Presentata alla seconda mostra di Corrente (1939), la tela rappresenta lo stile peculiare del giovane Migneco. Il quadro è impostato su un colore dalla grafia corsiva, vangoghiana, e su un’acida tonalità di gialli e verdi che il pittore modula in una particolare stesura vibrante e tormentata.
