Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Toponimo legato al prodigio della “Dama Bianca” e ai fatti della Guerra del Vespro, il nome della monumentale scale ricorda la leggende dal monaco che, dopo un apparizione in sogno della Vergine, chiese al Senato messinese di erigere un tempio lì dove una colomba sarebbe miracolosamente apparsa per indicare il luogo d’edificazione di un tempio in onore della Madonna.

Opera commissionata nell’estate del 2012, come copertina del romanzo di Mario Oscar Venuti, viene realizzata con l’intento di riprodurre graficamente il senso metaforico del tunnel della vita che tutti noi dobbiamo attraversare e dal quale siamo, a nostra volta, attraversati.
La scelta degli elementi compositivi ricade su alcuni allegorie simboliche e ricorrenti, quali: il cammino verso l’ignoto, il buio del tunnel che lo evoca, la possibilità e il timore di un mostro che attende al termine del percorso.

Il protagonista di questa serie epica pubblicata da Sergio Bonelli Editore è Ian Aranil, alias Dragonero. Questo personaggio è un Varliedarto, ovvero un membro appartenente ad un’antica casata di cacciatori di draghi. Ex ufficiale di trentaquattro anni, assoldato in qualità di scout imperiale, vive nella città marittima di Solian dove, contattato periodicamente dalle autorità, compie varie missioni in terre lontane. L’arma da lui utilizzata, definita la “Tagliatrice crudele”, donatagli dal nonno paterno Herion, si lega simbolicamente al suo nome poiché è divenuta di colore nero a causa del contatto col sangue del primo drago ucciso. L’albo numero 24 qui descritto è intitolato Attraverso l’Erondar sceneggiato in tutte le sue parti da Stefano Vietti, consta di tre storie frenetiche ed essenziali le cui avventure riguardano il protagonista, Ian, e i suoi due comprimari, Sera e Gmor.

Nel 1970 viene realizzato il progetto dell’architetto Filippo Rovigo che utilizza un linguaggio decisamente moderno. Lo schema funzionale dell’organismo architettonico prevede un’aggregazione di spazi in cui viene sviluppata in alto la zona di riposo ed in basso le zone destinate alla meditazione. Lo spazio per la residenza si raccorda con la biblioteca per mezzo di uno spazio porticato caratterizzato dall’impiego di esili pilastri in c.a. che scandiscono l’intera facciata. Il modulo rettangolare è determinato dalla successione dei pilastri della struttura del porticato e dai solai di interpiano che privilegiano la regolarità cercando di mostrare un gioco di pieni, attraverso l’impiego di una balaustra in c.a., di vuoti che contrappongono una parcellizzazione delle superfici in piccoli rettangoli ruotati rispetto all’originaria matrice, e di quadrati corrispondenti ai vuoti determinati dall’arretramento del filo della parete rispetto al piano delle balaustre che interrompono l’orizzontalità delle balconate.

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