Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Prendo il nome dal matematico omonimo (1739 – 18159, autore della Meridiana del Duomo, oggi ancora esistente sotto la pavimentazione post sisma 1908. Morì in miseria, i suoi scritti e i suoi studi vennero distrutti da un incendio dopo la sua morte. Jaci inventò anche l'ampolla mercuriale, che consentiva l'esatto calcolo della longitudine durante la navigazione in amare aperto.

Prende il nome dall’antica fortezza, detta anche di Matagrifone, che un tempo dominava la città dall’altura oggi occupata dal Sacrario di Cristo Re. Le torri del castello, di cui rimane oggi soltanto quella ottagonale sormontata dal campanone, ospitarono il soggiorno di Riccardo Cuor di Leone (1191), in attesa di partire alla volta di Gerusalemme. Nel 1284 il castello fu la prigione del figlio di Carlo I d’Angiò, Carlo Lo Zoppo.

In Viale Principe Umberto, sulla muratura del castello di Roccaguelfonia, posta accanto alla torre ottagonale edificata da Federico, trova posto una nicchia caratterizzata da una mensola lievemente aggettante dal filo della muratura dalla quale si riparte un profilo modanato che individua il perimetro della nicchia.  Tale nicchia è dotata di un catino e, all’interno di questa, trova posto una statua della Madonna Addolorata. La composizione risale agli anni ‘30 e fu realizzata dallo scultore Tore Calabrò. I materiali che la compongono sono stucchi a base cementizia.

E’ dedicata al patriota massone e repubblicano Giuseppe Mazzini (Genova 1807 – Pisa 1872). Mazzini in Emanuele Pancaldo un solido collaboratore ed amico, tanto da essere eletto per ben tre volte deputato al parlamento proprio nel collegio di Messina. La villa prendeva anticamente il nome di Piano di S. Giovanni, dal nome del Priorato dei Cavalieri di Malta, prospiciente ad esso. Nel 1914 scavi portarono alla luce una necropoli greco romana. Chiamata prima Villa Floria e dopo l’Unità, Villa Mazzini, ospita busti di patrioti e l’acquario comunale.

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