
PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Fin dall’epoca più remote le acque dello Stretto sono state celebri per il loro magico fascino: sirene, gorghi e un tempo “magici” fenomeni ottici hanno accresciuto la fama di questo paesaggio incredibile. In questa pensilina, con il suo stile sintetico quanto poetico ed efficace, Valeria Cariglia rappresenta, geometricamente e concettualmente, la rifrazione tra le due sponde del mare siculo – calabrese.

<p style="text-align: justify;">Entrambi i ritratti sono stati eseguiti da Dario Querci nel 1891 su incarico della Camera di Commercio ed Arti di Messina. Dati per dispersi a seguito del terremoto del 1908, furono riscoperti in una pubblicazione del 1988 che ne rilevava le gravi condizioni e le necessità di un’adeguata sistemazione. Presentati in pubblicazioni scientifiche nel 1996 e 1999, i dipinti sono stati restaurati nel 2008 e debitamente inquadrati nel loro contesto storico artistico in <em>Opere d’arte della Camera di Commercio di Messina, </em>monografia a cura di Luigi Giacobbe per le edizioni Magika. </p>
![Ritratto di Margherita Sarfatti, 1891, Olio su tela, 118,5 x 86 cm, firmato in basso a destra: "D. Q[uerci] [f.]"](http://www.lescalinatedellarte.com/it/sites/default/files/styles/opera_thumbnail_380x230_white_bgr/public/IMG_0004_12.jpg?itok=xGXWQ0Ar)
L’edicola dedicata all’Ecce Homo, posta in un angolo dell’isolato 291 di Via Cavour risale al 1925. Questa icona però era posta su un edificio precedente al terremoto del 1908 e, dopo il disastro, fu conservata da Salvatore Pellicciotto per sua devozione che nel 1925 ne promosse il rifacimento con un motivo a bassorilievo, che fu scolpito da Rosario Genitore all’angolo della propria casa. Questa edicola consta di una mensola modanata, al di sotto della quale sono presenti dei festoni con frutta e fiori. La mensola regge un tondo con l’immagine sacra scolpita da altorilievo che è contornata da un motivo neobarocco. Al di sopra di tale tondo due angioletti concludono la composizione

E’ dedicata al notissimo pittore Antonello de Antonio, detto Antonello da Messina ( 1430 c.a. – 1479), tra i maggiori artisti del primo Rinascimento, le cui opere sono presenti tra le più importanti collezioni del mondo, e di cui il Museo Regionale di Messina conserva la pala di San Gregorio (1473), una piccola tavola devozionale recentemente acquisita, e una nutrita testimonianza degli esponenti della sua scuola.
