PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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L'isolato 134, lungo la via Risorgimento costituisce una delle sopravvivenze preterremoto della città di Messina. Anche questo si presenta totalmente ricoperto da intonaco così da non manifestare la sua vetustà. Tuttavia la forma e la disposizione delle finestre ne denunciano l'epoca di realizzazione successiva all'adozione del Piano Regolatore Morabello-Spadaro-Benincasa che pianificava tutta l'area a sud di Piazza Cairoli.

La Porta Imperiale, altrimenti detta Porta del Ponte, dava accesso alla città dalla via del Dromo e si apriva nella cortina delle mura a sud della città, nelle vicinanze del Grande Ospedale Civico, nell’area oggi compresa tra gli attuali isolati 184 e 186. Lo scrittore G. Arenaprimo ci da notizia che questa fu eretta nel 1621 in memoria dell’ingresso nella città, avvenuto nel 1535, dell’Imperatore Carlo V e fu demolita, come la vicina porta della Giudecca, dopo l’Unità d’Italia.

La "psicofavola" Salvami l'anima, con illustrazioni di Amalia Caratozzolo, è un romanzo di Serena Manfrè pubblicato nel 2013 per le Edizioni Smasher. Fondato sull'importanza dei simboli, rappresentati visivamente con l'antica tecnica della xilografia, il libro fonde immagini e parole in un flusso fantastico che, attraverso il filtro di registri a volte trasognati e la vividezza dei dialoghi, descrive le piccole e grandi verità di un universo composito, fatto delle umane esistenze dei personaggi narrati.

La “Grande Nave” una metafora di Messina, dove personaggi e storie della città sono appesi romanticamente all’ interno di questa cabina stampata, l’opera è realizzata con la tecnica dello stencil, i cui oblò mostrano un cielo terso, assai familiare agli abitanti dello Stretto.
