
PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Il palazzo fu realizzato su progetto dell’architetto Gino Coppedè a partire dal 1914. La costruzione dell’edificio fu affidata alla Società Anonima Italiana “Ferrobeton” che lo concluse in breve tempo. Il fabbricato originario aveva due elevazioni fuori terra con piano cantinato e la struttura dell’edificio prevedeva l’impiego di muratura confinata con travi e pilastri di cemento armato che, come nelle altre architetture della città della ricostruzione post terremoto del 1908, veniva dissimulata sotto strati di intonaco lavorato in vario modo per simulare l’impiego della pietra.

Dal nome del Teatro che qui vi sorgeva, chiamato in questo modo per essere stato prima deposito di armi e munizioni, e adattato a teatro nel 1724. Rifatto nel 1895, il teatro venne completamente distrutto dal terremoto del 1908.

La tela fu esposta alla Prima Mostra Sindacale Interprovinciale di Palermo del maggio del 1929 insieme a la Tortorella di De Pasquale. La mostra palermitana è ritenuta seconda sola alla prima organizzata dal Sindacato toscano nel 1927, tuttavia bisogna ricordare che precoci avvisaglie di questa adesione al corporativismo voluto dal fascismo, si erano avute a Messina già nel 1923, quando Romano e Schmiedt fondarono il circolo artistico “Antonello” promuovendo mostre ed eventi.

Denominata per commemorare Camillo Benso Conte di Cavour (1810 - 1861), artefice dell’Unità d’Italia, anticamente la via prendeva il nome dei borghi che attraversava: Manna, Torciari, degli Uccellatori, Della Correria etc.
