Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

L’opera è stata realizzata dall’artista ceramista Cecilia Caccamo in occasione della manifestazione “Streets Angel”, organizzata nel 2010 dal Comune di Messina in collaborazione con 12 artisti che hanno realizzato altrettante opere sul territorio cittadino.

Al centro del grande triangolo, d’impianto classicista come tutto l’edificio, una figura femminile con diadema, tridente e scettro rappresenta Messina, Regina del Peloro. Il busto frontale e ieratico che emerge dalle acque impersonifica la potenza della città tra le due sponde dello Stretto, rappresentate dalle sirene Scilla e Cariddi, muscolari e sinuose creature. Immagine debitrice sia dell’iconografia marina inventata dal Montorsoli nelle sue bellissime fontane cittadine sia dai delfini della monetazione greca, il frontone è modernamente diviso in tre parti in funzione statico architettonica e, probabilmente, simbolica, a difesa di futuri sconvolgimenti tellurici.

Il progetto del palazzo realizzato per conto del Marchese Francesco Loteta fu commissionato nel primo periodo della ricostruzione della città di Messina per essere localizzato nell’area dell’isolato 409 del PR di Messina, accanto al palazzo della Prefettura. Questa vicinanza indusse la Commissione a valutare con maggiore attenzione l’articolazione delle facciate realizzate con intonaci a stucco di cemento.

La chiesa sorge dove un tempo vi era il monumentale e omonimo edificio progettato dall’architetto modenese Guarino Guarini. L’edificio di oggi è stato disegnato da Francesco Barbaro nel 1927 e completato nel 1930. In un’edicola ricava dall’ingresso si trova un crocifisso del XVIII secolo, mentre all’interno del sacello permangono alcuni altari d’epoca barocca, provenienti dall’antico edificio, e un gruppo marmoreo con la Madonna e Gesù fanciullo del XVI secoli attribuito a Vincenzo Tedeschi.

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