Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Il secondo comparto dell’isolato 339 del Piano Regolatore di Messina fu occupato dall’edificio progettato nel 1919 dall’ingegnere Antonio Zanca che nel corso della sua attività di progettista del palazzo municipale messinese sviluppò anche questo progetto. La realizzazione del fabbricato fu affidata all’Impresa Cardillo, un’impresa molto attiva nella ricostruzione della città di Messina ed in particolare nel restauro e nel recupero di beni architettonici.

Il Forte Don Blasco, attualmente esistente sotto la strada che da via T.Cannizzaro raggiunge il mare attraverso il cavalcavia, costituiva l'inizio della cinta fortificata che chiudeva la città verso sud. La sua realizzazione fu determinata dall'ampliamneto della vecchia cinta di epoca normanna che comprendeva il piano di Terranova.

Costruito per volontà di Re Ferdinando II di Borbone nel 1842, il Teatro era un tempio denominato di S. Elisabetta. Progettato dall’architetto napoletano Pietro Valente in stile Neoclassico, cambiò nome dopo l’Unità. Danneggiato dal terremoto del 1908, venne restaurato solo nel 1980. Pregevole il gruppo marmoreo del “Tempo che scopre la Verità a Messina”in facciata, opera dello scultore messinese Saro Zagari, mentre al suo interno è possibile ammirare il "Colapesce" (1985) di Renato Guttuso.

Lo sfruttamento balneare della costa nord orientale della Sicilia iniziò già nel periodo fascista con le prime due colonie che sorgono in prossimità dell’estremità nord orientale della Sicilia. L’Istituto marino è la prima delle due colonie ed è realizzata su progetto dell’ingegner Guido Viola nel 1928 e costituita da un edificio a padiglioni destinati alla elioterapia infantile. La seconda colonia, destinata ai figli degli impiegati delle poste, realizzata da Paleologo e Danesi nel 1935, risulta meno legata all’eclettismo risentendo del clima razionalista del periodo. Il progetto del Lido del Tirreno fu affidato all’ingegnere Napoleone Cutrufelli che venne affiancato, per i calcoli delle strutture, dall’ing. Giovanni Gregorio.

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