Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Prende il nome dell’architetto messinese Giacomo Minutoli (1765 -1827). Fu tra gli autori della ricostruzione urbana dopo il terremoto del 1783, progetto parte della Palazzata.

Il palazzo della Provincia fu progettato dall’ingegnere Alessandro Giunta, che si trovava in città nella sua veste di vice ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico della Provincia e pertanto impegnato a sviluppare diversi progetti di importanti edifici pubblici. In questo caso si tratta di uno dei quattro edifici che configurano una delle piazze circolari presenti a Messina ed in particolare la piazza Antonello, che configura il centro direzionale della città essendovi previsti gli edifici destinati ad accogliere altre istituzioni cittadine. La struttura utilizzata dall’ingegnere Giunta per la sede della Provincia fa uso di muratura confinata con il cemento armato per assicurare la sicurezza statica dell’edificio che, conformemente all’architettura del periodo, viene “vestita” con un intonaco realizzato ad imitazione della Pietra e decorata con stucchi cementizi che la integrano con l’architettura limitrofa. La lavorazione superficiale degli intonaci così ottenuti veniva realizzata con attrezzi opportuni che ne definissero le texture volute, così da simulare l’impiego della pietra. Gli elementi decorativi venivano anch’essi realizzati con la tecnica dello stampo di gesso che permetteva di economizzare sui materiali e di velocizzare l’andamento dei lavori ottenendo risultati di grande valenza formale, come è possibile riscontare negli edifici che non sono mai stati restaurati (o nei pochissimi edifici in cui i lavori sono stati diretti secondo un’ottica filologicamente corretta).

Toponimo legato al prodigio della “Dama Bianca” e ai fatti della Guerra del Vespro, il nome della monumentale scale ricorda la leggende dal monaco che, dopo un apparizione in sogno della Vergine, chiese al Senato messinese di erigere un tempio lì dove una colomba sarebbe miracolosamente apparsa per indicare il luogo d’edificazione di un tempio in onore della Madonna.

Pubblicato nel 2011 da Pungitopo, Romanzo messinese è una raccolta di racconti dello scrittore e giornalista Giuseppe Loteta, con prefazione di Vanni Ronsisvalle. Il volume si compone di 17 racconti brevi, che descrivono la “messinesitudine” del titolo non in chiave oleografica ma come condizione esistenziale, delineando i contorni di una sorta di complesso e affascinante romanzo di formazione, di cui costituiscono altrettanti folgoranti capitoli. 

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