
PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Situata sul lungomare del borgo marinaro di Ganzirri, la torre a pianta circolare, di probabile epoca medievale è costituita, da due ambienti sovrapposti cui è stato aggiunta una posticcia merlatura. L’edificio appare con il nome di “Torre Ganzirri Grande” nella campagna di ricognizione delle fortificazione effettuata dai militari austriaci tra il 1821 e il 1823. In stato d’abbandono, oggi l’edificio è stato privato del suo storico rapporto col paesaggio dalla selvaggia espansione edilizia.

Vanna Vinci e Giovanni Mattioli firmano una sceneggiatura che, pur rispecchiando le proprie corde autoriali, riesce a creare molteplici punti di aderenza con lo stile grafico della disegnatrice. Il suo segno è caratterizzato da linee grafiche sporche, da un bianco e nero contrastato, dalla cura dei dettagli architettonici e, come in questo caso, da ambientazioni visionarie. La cifra creativa tipica dell’autrice, abituata a disporre pesantemente i neri sulla tavola, in quest’opera viene alleggerita per un’esigenza di maggiore fluidità nella lettura. Le architetture veneziane sono semplificate e rese con un bianco e nero netto, la regia riconferma ancora una volta il personale taglio cinematografico che l’autrice conferisce alle inquadrature, dove i personaggi recitano offrendo diverse sfaccettature espressive.

Piccolo, compatto e bene celato dietro le alture del Monte dei Centri, il forte venne inaugurato nell’ottobre del 1889, elemento interno del sistema di fortificazione dello Stretto voluto dall’allora Ministero della Guerra. Dotato di ponte levatoio, ora bloccato, la fortezza che ospitava due coppie di cannoni, sorveglia il mar Tirreno e il porto di Milazzo. Oggi è gestito da un privato che organizza eventi e spettacoli nella struttura.

Il Forte S. Spirito costituiva l'estremità a sud dell'ampliamento delle fortificazioni della città voluto da Carlo V per annettere un'ulteriore territorio entro la cinta murata in modo da consentire l'edificazione del Grande Ospedale. L'annessione della collina del Tirone alla città murata faceva riferimento al forte catellaccio ed al Forte Gonzaga che la proteggevano da ovest.
