I miei occhi cambieranno

Title: 
I miei occhi cambieranno
Testo Ridotto: 

Interpretato da Federica De Cola, I miei occhi cambieranno è un monologo del 2011 diretto da Giampiero Cicciò, che firma la drammaturgia insieme a Giusi Venuti. La pièce, tratta da Certo che mi arrabbio della scrittrice e attrice messinese Celeste Brancato, traspone il suo diario evocandone i giorni della malattia, non senza una sorprendente nota ironica. Il lavoro è della compagnia If Prana di Matteo Romoli, regista assistente, disegno luci di Renzo Di Chio, scene e costumi di Francesca Cannavò. 

Testo Medio: 
Interpretato da Federica De Cola, I miei occhi cambieranno è un monologo del 2011 diretto da Giampiero Cicciò, che firma la drammaturgia insieme a Giusi Venuti. La pièce, tratta da Certo che mi arrabbio della scrittrice e attrice messinese Celeste Brancato, traspone il suo diario evocandone i giorni della malattia, non senza una sorprendente nota ironica. Nelle note di regia, Cicciò scrive:
Mettere in scena un testo di Celeste significa, innanzitutto, lasciarmi guidare dalle sue parole. Ho condiviso con lei vent'anni di vita e di lavoro, innumerevoli spettacoli, lo stesso pianerottolo, la Bottega teatrale di Gassman, le stesse utopie...
Già prima della malattia, la sua vita era dedicata alla ricerca di un senso più alto dell'esistenza: le sue letture sul buddhismo, l'indignazione per un'Italia guasta e miserabile (espressa in tutti i suoi scritti), l'orrore per l'omologazione brutalmente dittatoriale del mondo, il suo amore per il teatro malgrado tutto, la rendevano inquieta ma agguerrita. A volte intuivo la sua amarezza, ma poco dopo la ritrovavo tenacemente fiduciosa (come sa esserlo solo chi combatte quotidianamente affinché le proprie aspirazioni non si trasformino in disincanto).
Le ultime parole che mi ha detto, pochi giorni prima di perdere conoscenza, sono state: "Tutto nasce da dentro". E io ho pensato a Novalis: "Le malattie, specialmente le lunghe malattie, sono anni di apprendistato dell'arte della vita e della formazione dello spirito". [...]
Lo spettacolo, applaudito lungamente sul palcoscenico messinese, è stato in tournée nei teatri italiani. Il lavoro è della compagnia If Prana di Matteo Romoli, regista assistente, disegno luci di Renzo Di Chio, scene e costumi di Francesca Cannavò.
 
Testo Esteso: 
Interpretato da Federica De Cola, I miei occhi cambieranno è un monologo del 2011 diretto da Giampiero Cicciò, che firma la drammaturgia insieme a Giusi Venuti. La pièce, tratta da Certo che mi arrabbio della scrittrice e attrice messinese Celeste Brancato, traspone il suo diario evocandone i giorni della malattia, non senza una sorprendente nota ironica. Nelle note di regia, Cicciò scrive:
Mettere in scena un testo di Celeste significa, innanzitutto, lasciarmi guidare dalle sue parole. Ho condiviso con lei vent'anni di vita e di lavoro, innumerevoli spettacoli, lo stesso pianerottolo, la Bottega teatrale di Gassman, le stesse utopie...
Già prima della malattia, la sua vita era dedicata alla ricerca di un senso più alto dell'esistenza: le sue letture sul buddhismo, l'indignazione per un'Italia guasta e miserabile (espressa in tutti i suoi scritti), l'orrore per l'omologazione brutalmente dittatoriale del mondo, il suo amore per il teatro malgrado tutto, la rendevano inquieta ma agguerrita. A volte intuivo la sua amarezza, ma poco dopo la ritrovavo tenacemente fiduciosa (come sa esserlo solo chi combatte quotidianamente affinché le proprie aspirazioni non si trasformino in disincanto).
Le ultime parole che mi ha detto, pochi giorni prima di perdere conoscenza, sono state: "Tutto nasce da dentro". E io ho pensato a Novalis: "Le malattie, specialmente le lunghe malattie, sono anni di apprendistato dell'arte della vita e della formazione dello spirito".
In "Certo che mi arrabbio", testo nel quale racconta la lotta contro il suo male, Celeste sorprende per un'impronta di travolgente comicità, per la sua impetuosità e, insieme, per la delicatezza; e affascina per la sagace abilità narrativa con cui, nitidamente, rivive certi episodi del suo passato animati da una scrittura graffiante e malinconica. È un lungo diario, un fiume vorticoso sconvolto da turbolenze improvvise, stati d'animo a più facce, situazioni esaltate da uno stile evocativo che svela una ventennale frequentazione col Teatro.
Tra le possibilità di attuazione scenica di questo testo, ho prediletto il percorso di una donna che, attraverso il dolore del corpo, tenta con fatica di rintracciare il proprio dolore spirituale: "I miei occhi cambieranno" diviene, pertanto, più di una frase tratta da quest'ultimo scritto di Celeste: è un'esortazione alla trasformazione o, meglio, un incitamento a ritrovare, ad accettare l'autentica nostra "vocazione" (la ricerca della Verità e della purificazione) che se trascurata, ignorata, abbandonata, si ribella e coinvolge il nostro corpo (i cui sintomi dolorosi, come sostiene Thorwald Dethlefsen, sono i segnali che l'anima bistrattata ci manda: "In questo mondo - scrive lo psicoterapeuta tedesco - non c'è niente da migliorare all'infuori della nostra ottica").
E questa mia lettura si intreccia con quella della filosofa Giusi Venuti, studiosa di bioetica, che ha curato con me l’adattamento del testo: la storia di Celeste diventa così la storia di ognuno di noi, di chi, ad un certo punto della vita, è costretto a spogliarsi della persona sociale che era per diventare "paziente". 
"I miei occhi cambieranno" è un urlo di ribellione lanciato da chi non vuole essere ridotto a mero “caso clinico” e che tenta, disperatamente, di mostrare che il dolore ci trasforma, ci perfeziona (ma solo se accettiamo di viverlo come una possibilità di cambiamento dei nostri occhi, del nostro modo di guardare, di stare al mondo). […] 
Celeste Brancato, che si è spenta a soli 40 anni dopo un tumore al seno, è stata, oltre che autrice di diversi testi, un’attrice eclettica, capace di eccellere sia nel tragico sia nel comico e di spaziare dal palcoscenico alla televisione. In teatro è stata diretta, oltre che da Cicciò, anche da Antonio Latella, Ninni Bruschetta, Attilio Corsini, Claudio Insegno, Daniela Giordano, Massimo Belli. 
I miei occhi cambieranno, applaudito lungamente sul palcoscenico messinese, è stato in tournée nei teatri italiani. Il lavoro è della compagnia If Prana di Matteo Romoli, regista assistente, disegno luci di Renzo Di Chio, scene e costumi di Francesca Cannavò. Il 70 per cento degli incassi è stato devoluto a favore della ricerca scientifica sul tumore al seno.
 
Tag Principali: 
Data e Luogo Opera: 

I miei occhi cambieranno, debutto

Luogo: 
Messina, Sala Laudamo
Mappa: 
2011
Tag Data Opera: 
Friday, December 16, 2011
Data Completa Certa (Nuovo Formato): 
Friday, December 16, 2011
Data Certa (Solo Anno) (Nuovo Formato): 
2011
Galleria Immagini: 

Galleria Immagini I miei occhi cambieranno

Credits: 
http://messina.blogsicilia.it/i-miei-occhi-cambieranno-a-teatro-la-forza-di-chi-lotta-contro-la-malattia/161951/ http://www.ifprana.it/page/produzioni/id/2/t/miei-occhi-cambieranno/
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