Concetta De Pasquale

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Concetta De Pasquale è nata a Salò nel 1959. Figlia di una pittrice e di un insegnante siciliano, dopo la laurea in Lettere moderna, si specializza in Storia dell’Arte presso l’Università di Urbino.  Contestualmente nel 1985 s’iscrive all’Accademia di Brera, dove conseguirà il diploma in pittura.  A seguire i suoi esordi è Teresa Pugliatti, prima sua insegnante di Storia dell’Arte all’Università di Messina, e poi curatrice della prima personale (Terre 1985) alla galleria della libreria Hobelix. Con la mostra l’artista documentava gli anni di costante lavoro e dedizione alle tecniche tradizionali ma soprattutto palesava il carattere intimamente percettivo e corporeo della sua arte.  Le Terre allora usate le consentivano un contatto fisico con lo spazio del supporto che da allora diverrà per l’artista “il luogo dell’evento” (Barbera 1988).  La materia sarà al centro dell’attività della De Pasquale, divenuta insegnante di Storia dell’arte, fino al termine degli anni ’80: la superficie delle sue opere diventa pelle, corteccia, materia che registra tracce fisiche di tensioni emotive riflessioni, drammi.  Gli anni ’90 la vedono a lavoro in una serie d’installazioni sul territorio italiano: Centro di Sarro di Francavilla a Mare, Galleria Fluxia di Chiavari (1991). Materiali poveri e naturali saranno i protagonisti di queste opere fatte di carta, pietre e corde. Dal 1995, la carta esplorata in ogni guisa e tipologia, sostituirà completamente la tela: pittura a olio, pigmenti colorati elaborano una sorta di caos informe dal quale comincia a profilarsi una nuova esigenza di forma (Pugliatti 2011). Artista dinamica ed eclettica nei numerosi medium utilizzati, De Pasquale si cimenta anche nel libro d’arte con Partiture per immagini realizzato nel 2001 con il poeta toscano Mario Luzi (Castel di Firenze, 1914 – Firenze, 2005). Con la mostra “In corpo” del 2002 alla Fondazione Mazzullo, De Pasquale palesa definitivamente l’essenza corporea della sua arte.  “La carta trattiene le impronte del mio corpo in movimento. Si formano così nuove forme inaspettate a cui ognuno può dare significato diverso, quelle che io chiamo corpi invisibili”.  Così l’artista presenta le carte intrise di catrame e olio della sua personale Viaggi al Monte di Pietà di Messina del 2011.  Questi “corpi invisibili”, sono impronte, tracce, ombre di una transizione, passaggi di stato che nel vuoto di colore, nello spazio rivelato tra pieghe del corpo lasciano i segni di un sentire liquido sempre alla ricerca di nuove mete.  Coerentemente alle carte, l’artista presenta anche una raccolta di acquerelli e di appunti di viaggio dal sapore esotico molto accattivante che ben corrispondono al divenire sempre mobile e costruttivo della sua produzione.  Mostre ed eventi internazionali si susseguono nell’ultimo periodo d’attività dell’artista, fino alla consacrazione dell’esibizione itinerante “Artisti di Sicilia”, presentata  nel gennaio 2015 da Vittorio Sgarbi al Castel Ursino di Catania. 

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