Resy Mantineo

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Biografia: 

Nata a Messina nel 1935, la pittrice inizia la sua attività artistica negli anni ’60 nel solco del figurativo realistico. Nel ’68 la galleria “Il Fondaco” gli assegna il primo della Tavolozza d’oro, contestualmente partecipa ad alcune collettive a Messina, Forza D’Agrò, Gioia Tauro, Acireale, Lecce, Parigi etc. La sua prima personale risale all’aprile del ’78, sempre alla mitica galleria del Fondaco. La mostra dal titolo Acque, aria presentava oli su carta e serigrafie, segnando il passaggio della sua pittura dal realismo all’informale. Tuttavia non si trattava di un cambio, la pittrice continua la sua personale e rarefatta visione estetica, fatta d’equilibrio e armonia più che di sperimentazione ed espressione. Nel 1981 tiene una personale alla galleria “Il Grifone” da lei istituita nel 1977. In Orizzontali, questo il titolo della mostra, la ricerca è divenuta interamente pittorica, non vi è alcun soggetto, il dilemma è solo intorno all’ineffabile equilibrio delle forme.  La ricerca continuerà in questo senso fino al 1991, sfiorando l’assoluto neutro del monocromo, tuttavia nella collettiva messinese di quell’anno Teresa Pugliatti avvertiva il ritorno non tanto alla realtà, quando alle emozioni e alle sensazioni da essa scaturite. “Le sue opere più recenti, espresse con stesure nette e brillanti di colore, creano forme che, pur se apparentemente astratte, altro non mostrano se non la riconquista di una realtà concreta, una realtà tradotta in visioni tuttavia sempre intimistiche e personali. Sono visioni di mare, ora colorato ora luminoso ma più numerose sole visione di un giardino. Il “suo” giardino.  Quello che circonda la sua casa, dove, oggi più che in passato, vive un volontario isolamento, dipingendo e leggendo. Il suo giardino le sta tutto intorno, affollato di piante e di alberi di ogni specie e di ogni possibile gradazione di verde che formano anfratti bui, a tratti sorpresi da barlumi di sole; il giardino nasconde e protegge la sua intimità e la sua ritrosia, e, mentre sta materialmente al di fuori con lei, le vive dentro.”[1].

 


[1] Teresa Pugliatti in Arte Contemporanea di Messina, 2009, Messina, p. 114.

 

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