L'amoretiepido

Title: 
L'amoretiepido
Testo Ridotto: 

Al centro del romanzo di Eliana Camaioni L’amoretiepido, pubblicato per le edizioni Pungitopo nel 2014, c’è la complessa vita relazionale di cinque protagonisti in crisi, raccontata alternando la voce narrante in prima persona, quella di Rosa, alla voce del narratore onnisciente che descrive in parallelo le vicende degli altri personaggi, moltiplicando le facce del reale e regalando tridimensionalità e poliedricità alla storia, ispirata ai «pasticci sessual-sentimentali» dei trentacinque-quarantenni di oggi.

Testo Medio: 

È meglio l'amore che scotta, o solo quello tiepido che scalda senza bruciare? Ma soprattutto: esiste una realtà univoca o tante verità quanti sono i punti di vista di chi narra? Al centro del romanzo di Eliana Camaioni L’amoretiepido, pubblicato per le edizioni Pungitopo nel 2014, c’è la complessa vita relazionale di cinque protagonisti in crisi, raccontata alternando la voce narrante in prima persona, quella di Rosa, alla voce del narratore onnisciente che descrive in parallelo le vicende degli altri personaggi, moltiplicando le facce del reale e regalando tridimensionalità e poliedricità alla storia, ispirata ai «pasticci sessual-sentimentali» dei trentacinque-quarantenni di oggi. Ad innescare il racconto è proprio Rosa, docente precaria di italiano e latino «col capello troppo lungo e le idee poco ministeriali», che viene convocata per una supplenza al liceo di un paese nebroideo, Mistretta. Attorno a lei ruotano le altre figure evocate dall’autrice per costruire un microcosmo di rapporti affettivi costantemente sull’orlo instabile della mancanza di certezze e di punti di riferimento, fotografando quasi la condizione perenne di una generazione che fatica a trovare un proprio ruolo nella vita privata oltre che nel mondo del lavoro. I colpi di scena, le continue sovrapposizioni tra le sorti dei personaggi e una serie di eventi imprevedibili, narrati con leggerezza ed ironia, regalano dinamismo al romanzo, che si chiude su un finale aperto lasciando al lettore un retrogusto velato di malinconia. In finale al premio Perseide, L’amoretiepido è stato al centro di una vera e propria performance che ha coinvolto in diversi modi i lettori, a partire da una passeggiata sui luoghi del romanzo, nelle suggestive vie di Mistretta che hanno ispirato molte delle sue pagine, sino ad un concorso letterario sulla riscrittura del finale.  

Testo Esteso: 

È meglio l'amore che scotta, o solo quello tiepido che scalda senza bruciare? Ma soprattutto: esiste una realtà univoca o tante verità quanti sono i punti di vista di chi narra? Al centro del romanzo di Eliana Camaioni L’amoretiepido, pubblicato per le edizioni Pungitopo nel 2014, c’è la complessa vita relazionale di cinque protagonisti in crisi, raccontata alternando la voce narrante in prima persona, quella di Rosa, alla voce del narratore onnisciente che descrive in parallelo le vicende degli altri personaggi, moltiplicando le facce del reale e regalando tridimensionalità e poliedricità alla storia, ispirata ai «pasticci sessual-sentimentali» dei trentacinque-quarantenni di oggi. Ad innescare il racconto è proprio Rosa, docente precaria di italiano e latino «col capello troppo lungo e le idee poco ministeriali», che viene convocata per una supplenza al liceo di un paese nebroideo, Mistretta. Attorno a lei ruotano le altre figure evocate dall’autrice per costruire un microcosmo di rapporti affettivi costantemente sull’orlo instabile della mancanza di certezze e di punti di riferimento, fotografando quasi la condizione perenne di una generazione che fatica a trovare un proprio ruolo nella vita privata oltre che nel mondo del lavoro:

E in questo scorcio di vita, la Camaioni dà corpo e voce a una generazione di quarantenni dai rapporti personali complicati, le cui esistenze proseguono “a vista” su un filo fragile e sottile come bava di baco da seta. Uomini e donne di questo tempo, liberi e contemporaneamente incapaci di rendersi assoluti padroni del proprio destino stabilizzando lavoro e affetti. Vivono la loro incertezza e ci convivono, assuefatti alla logica del “qui e ora”, immersi in una società che fin da giovani li plasma nel ruolo di precari, in una lotta interiore combattuta tra l’ebbrezza della possibilità – che è anche opportunità – e la serenità ambita di equilibri consolidati. Rosa e i suoi amici sono uno spaccato di questa generazione di adulti poco cresciuti, leggeri e sofferenti, alla ricerca di risposte che potranno trovare – e ne sono coscienti – solo dentro se stessi. (Giusi Di Bella, “L’amoretiepido” di E. Camaioni)

I colpi di scena, le continue sovrapposizioni tra le sorti dei personaggi e una serie di eventi imprevedibili, narrati con leggerezza ed ironia, regalano dinamismo al romanzo, che si chiude su un finale aperto lasciando al lettore un retrogusto velato di malinconia. In finale al premio Perseide, L’amoretiepido è stato al centro di una vera e propria performance che ha coinvolto in diversi modi i lettori, a partire da una passeggiata sui luoghi del romanzo, nelle suggestive vie di Mistretta che hanno ispirato molte delle sue pagine, sino ad un concorso letterario sulla riscrittura del finale.  

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