La Belardo sottolinea l’importanza della ricerca nel suo lavoro al fine di assemblare la documentazione di riferimento (fotografica, filmografica, videogiochi, illustrazioni realizzate in precedenza). Non conoscendo o non ricordando nitidamente oggetti, luoghi, sostiene altresì la necessità di studiare le soluzioni trovate da altri disegnatori che hanno sintetizzato e rappresentato realtà vere o immaginifiche simili. Per questo la giovane disegnatrice si dota di libri e fumetti di autori che secondo lei sono utili modelli per sviluppare il corso della storia da rappresentare.
Data e Luogo:
2008 - Milano - "Giada 2"