Giulio Bargellini: Trinità con la Messina distrutta e ricostruita, 1936.

Testo Ridotto: 

L’opera, andata distrutta a causa delle bombe alleate del 1943, decorava la controfacciata della cattedrale di Messina. Il mosaico rappresentava nella parte superiore la Trinità in mandorla tra gli angeli, con i sei santi patrono della città di Messina: Placido, Eleuterio, Bacchilo, Eustochia, Anzia e Flavia. Nella parte inferiore della parete, a sinistra: l’arcivescovo Paino benedice la nuova Messina ricostruita, mentre a destra vengono rappresentate le vittime e la città distrutta dal sisma del 1908.

Testo Medio: 

L’opera, andata distrutta a causa delle bombe alleate del 1943, decorava la controfacciata della cattedrale di Messina. Il mosaico rappresentava nella parte superiore la Trinità in mandorla tra gli angeli, con i sei santi patrono della città di Messina: Placido, Eleuterio, Bacchilo, Eustochia, Anzia e Flavia. Nella parte inferiore della parete, a sinistra: l’arcivescovo Paino benedice la nuova Messina ricostruita, mentre a destra vengono rappresentate le vittime e la città distrutta dal sisma del 1908.L’opera di Bargellini si inserisce nella complessa vicenda dei mosaici per la nuova cattedrale, fortemente voluti dall’arcivescovo Paino fin dall’inaugurazione del duomo ricostruito da Francesco Valenti (1929). Dopo una prima commissione, affidata a Rodolfo Villani, l’opera venne affidata a Giulio Aristide Sartorio, uno dei maestri più noti all’epoca. Dal 1930 al 1932, anno della sua morte, Sartorio si dedicò all’elaborazione di una serie straordinaria di schizzi, bozzetti e cartoni che, pur se considerati come un punto di partenza fondamentale per i suoi successori, furono sostanzialmente disattesi dal Bargellini che assunse l’incarico della decorazione nell’ottobre del 1933. Prima di lui, sia un gruppo di artisti messinesi, sia un gruppo di artisti residenti a Roma, tra cui Amedeo Bocchi, erano entrati nella lista dei possibili prosecutori dell’opera di Sartorio. Tuttavia, sarà proprio l’artista toscano, che in tre anni di lavoro febbrile riuscirà a produrre i disegni e i cartoni per la controfacciata e gli angeli delle Litania Lauretane. Bargellini lavorò alla complessa e grande opera nel suo studio, mentre uno studio di mosaicisti provvide più tardi alla posa delle tessere del mosaico incollate su carta, e quindi intonacate alle pareti. Il programma iconografico elaborato da Paino prevedeva, in realtà, una decorazione musiva totale, con mosaici anche nelle navate laterali e nel transetto. Tuttavia, le morti di Sartorio e Bargellini interruppero questo monumentale progetto, di cui nulla rimane oggi.

Testo Esteso: 

L’opera, andata distrutta a causa delle bombe alleate del 1943, decorava la controfacciata della cattedrale di Messina. Il mosaico rappresentava nella parte superiore la Trinità in mandorla tra gli angeli, con i sei santi patrono della città di Messina: Placido, Eleuterio, Bacchilo, Eustochia, Anzia e Flavia. Nella parte inferiore della parete, a sinistra: l’arcivescovo Paino benedice la nuova Messina ricostruita, mentre a destra vengono rappresentate le vittime e la città distrutta dal sisma del 1908.L’opera di Bargellini si inserisce nella complessa vicenda dei mosaici per la nuova cattedrale, fortemente voluti dall’arcivescovo Paino fin dall’inaugurazione del duomo ricostruito da Francesco Valenti (1929). Dopo una prima commissione, affidata a Rodolfo Villani, l’opera venne affidata a Giulio Aristide Sartorio, uno dei maestri più noti all’epoca. Dal 1930 al 1932, anno della sua morte, Sartorio si dedicò all’elaborazione di una serie straordinaria di schizzi, bozzetti e cartoni che, pur se considerati come un punto di partenza fondamentale per i suoi successori, furono sostanzialmente disattesi dal Bargellini che assunse l’incarico della decorazione nell’ottobre del 1933. Prima di lui, sia un gruppo di artisti messinesi, sia un gruppo di artisti residenti a Roma, tra cui Amedeo Bocchi, erano entrati nella lista dei possibili prosecutori dell’opera di Sartorio. Tuttavia, sarà proprio l’artista toscano, che in tre anni di lavoro febbrile riuscirà a produrre i disegni e i cartoni per la controfacciata e gli angeli delle Litania Lauretane. Bargellini lavorò alla complessa e grande opera nel suo studio, mentre uno studio di mosaicisti provvide più tardi alla posa delle tessere del mosaico incollate su carta, e quindi intonacate alle pareti. Il programma iconografico elaborato da Paino prevedeva, in realtà, una decorazione musiva totale, con mosaici anche nelle navate laterali e nel transetto. Tuttavia, le morti di Sartorio e Bargellini interruppero questo monumentale progetto, di cui nulla rimane oggi. E’ possibile giudicare il lavoro del maestro toscano solo dalle foto custodite nell’archivio storico del Comune di Messina, pubblicate all’interno dello studio di Giocchino Barbera e Anna Maria Damigella (1989). Il mosaico della controfacciata del Bargellini si discosta radicalmente dagli estrosi e fantasmagorici bozzetti di Sartorio. L’opera ha, invece, tutti i caratteri del ritorno all’ordine, con certi accenti arcaicizzanti, che dovevano meglio servire a illustrare la storia di Messina, così come voluto dal programma di Paino. Tutta la città ricostruita aveva nell’eclettismo neomedievale di Gino Coppedé un riferimento figurativo e culturale imprescindibile. Nostalgia del passato, e sua artificiosa ricostruzione, così come l’imponente programma dei mosaici, l’eclettismo fornì a Messina gli strumenti per costruire una nuova identità a contatto con i vapori della storia, la cui assenza di testimonianze allargava il campo per nuove significazioni dello spazio: la stele della Madonnina (1934), il Santuario di Cristo Re (193). Riaffermazioni di una tradizione che, di fatto, andava spiegata, sulle mura bianche della cattedrale ricostruita, ai nuovi messinesi venuti dalle campagne per ricostruire la città dello Stretto.

Galleria Immagini: 

Galleria Opere Giulio Bargellini

  • Giulio Bargellini: Gli Angeli delle Litanie Lauretane, 1936, mosaico, Duomo di Messina. Distrutto dai bombardamenti del 1943.
  • Giulio Bargellini: Gli Angeli delle Litanie Lauretane, 1936, mosaico, Duomo di Messina. Distrutto dai bombardamenti del 1943.
  • Giulio Bargellini: Trinità con la Messina distrutta e ricostruita, 1936, mosaico, Duomo di Messina. Distrutto dai bombardamenti del 1943.
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Archivio Storico Comune di Messina
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