Stello Quartarone

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Biografia: 

Scultore di formazione autodidatta e dalla personalità poliedrica e fantasiosa, Quartarone inizia la sua attività intorno agli anni’70.  Negli anni ’80 sperimenta anche nella pittura con inchiostri e tecniche miste su carta lucida, tornando alla scultura negli anni ’90 con una mostra alla galleria Airone, dove tra teste e marmo e in pietra fa capolino la sua tensione primitiva ed espressionista.  Proprio nel primitivismo, nella povertà della materia delle sue creazioni, e nell’attenzione per la materia stessa, bisogna inquadrare tutto il lavoro di questo scultore dell’estro prorompente e dalla grande vivacità. Nel’94 collabora al  Progetto Linguaggio Arte dell’Ospedale psichiatrico Mandalari di Messina col, grazie al suo lavoro il paziente Gaetano Chiarenza scopre la pittura e la scultura dedicando gli ultimi anni della sua vita alla creazioni di interessantissime opere d’arte che richiamano l’attenzione del pubblico e degli studiosi. E’ tra gli animatori del Progetto ideato dal dottor Matteo Allone, dirigente della struttura. Per gli ospiti del nosocomio quindi, realizza la Cage aux folles, un sorta di capanna esagonale in legno, coperto e forato da sei finestre, da utilizzare per alcune rappresentazioni teatrali. Ne realizza una simile, Il Pensatoio,  anche per la sua abitazione che dal 1999 trasforma in una bizzarra e suggestiva casa museo, curata in ogni minimo dettaglio, intarsiata con decorazioni, mosaici, pitture murali, sculture, installazioni e aforismi. Artista dall’inventiva irrefrenabili e dalla grande generosità,  nel 2010 con Antonio Giocondo decora la pensilina del tram della fermata Municipio, cercando di sensibilizzare la cittadinanza verso l’arte. La sua esuberanza creativa è palese e trasborda nella mostra Mutamenti della materia (Monte di Pietà, 2013) dove sono esposte più di 100 opere materiche, sculture in pece nera e pannelli.  La sua tensione produttiva arriva a dimensioni monumentali nell’istallazione evento Kaosmos – Paesaggi Interni alla Badiazza di Messina. Per l’occasione Stello Quartarone presenta  133 dei 366 esemplari del suo Calendario Stellarico. Ciascuno è introdotto da un’opera unica, policroma, su cartoncino dipinto a spruzzo in acrilico, con in testa dodici terzine dell’Inferno di Dante, scritte con i caratteri di un codice grafico creato ad hoc, dall’artista, secondo un suo personalissimo stile, anch’esso “Stellarico”. Ogni pagina contiene un mese dell’anno e ad ogni giorno è abbinato un personaggio dell’arte, della storia o della scienza, che l’artista ha estratto da un ventaglio di 400 nomi provenienti da tutti i continenti. Artefice dalla tecnica multiforme e dal percorso solitario, Quartarone è sicuramente tra gli artisti più originali della sua generazione.  

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