Alessandro Giunta

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La ricostruzione della città di Messina a seguito del terremoto del 1908, ha visto attori diversi professionisti che si sono misurati con i crolli e le demolizioni che si sono rese necessarie dopo il danneggiamento degli edifici a causa dell’evento sismico. Molti furono i progettisti che si avvicinarono alla città con l’intento di acquisire nuovi incarichi di progettazione e al tempo stesso sviluppare una professionalità specifica nel campo delle costruzioni in muratura confinata, tipiche della ricostruzione della città. L’ingegnere Alessandro Giunta, invece, opera in città nella sua veste di vice ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico della Provincia e pertanto si trova a sviluppare diversi progetti d’importanti edifici pubblici. Dell’ingegner Alessandro Giunta e del suo impegno nella ricostruzione di Messina possediamo alcuni disegni realizzati nell’espletamento delle sue funzioni di funzionario tecnico della Provincia. In particolare troviamo pubblicato su L’Architettura Italiana del 1916-17 un progetto per la costruzione dell’Ospizio Provinciale Cappellini in Messina che, precedentemente al terremoto che distrusse la città, era localizzato nell’area destinata ad accogliere l’isolato 395 della città disegnata dall’ingegnere Luigi Borzì. In questo caso l’Amministrazione Provinciale bandì un concorso per il progetto di questa struttura destinata alle opere pie ma, probabilmente per la mole di lavoro richiesta e per il breve lasso di tempo a disposizione per l’elaborazione del progetto (quattro mesi), la gara andò deserta. Ciò indusse l’Amministrazione a conferire l’incarico al proprio funzionario che così progettò un edificio con struttura in cemento armato informato a tutti i più moderni standard igienici e di sicurezza realizzata dall'impresa Setti e Basile. A Messina l’ing. Giunta progetta anche la sede dell’Amministrazione Provinciale che ricade nell’area destinata all’isolato 315 del PR della città elaborato dall’ingegnere Borzì: per grandi linee la stessa che era occupata dall’edificio della Provincia prima del terremoto. L’edificio, realizzato in muratura confinata con il cemento armato per assicurarne la sicurezza statica, è situato a Piazza Antonello sulla quale prospettano anche altri edifici destinati ad accogliere altre istituzioni cittadine. La Piazza è attraversata dalla via Cavour e dalla via S. Agostino che individua una delle direttrici che quadripartivano la città fin dal 1835.