Messina Santa - Percorso Devozionale

La tradizione vuole che la Vergine in persona abbia scritto una lettera “a protezione” dei messinesi. Il percorso devozionale è un piccolo viaggio tra le chiese e i monumenti che ancora oggi mantengono viva questa tradizione.

Edicola votiva della Sacra Famiglia

Questa edicola, presente in via A.Martino is.108, è sopravvissuta al terremoto del 1908 e rappresenta un esemplare di espressione autenticamente popolare. Il materiale utilizzato è il legno con il quale viene realizzato un volume parallelepipedo concluso con un timpano triangolare sormontato da una croce.  All’interno di questo  volume è posta l’immagine sacra che raffigura la Sacra Famiglia.  La composizione è conclusa da una tettoia a baldacchino semicircolare ornata con dei piccoli tasselli lignei di forma romboidale. L’insieme è dipinto in azzurro e si appoggia su un riquadro del muro individuato dal colore sotto il quale, come fosse un cartiglio, è riportata una dedica a Maria.

Edicola votiva della Madonna di Montalto

In via Isarco 104/A è presente un’edicola votiva dedicata alla Madonna di Montalto, ai due lati della quale sono presenti due piccole nicchie a catino in cui trovano posto una statuetta di Sant’Antonio ed un Ecce Homo. L’edicola risale al 1936 ed è realizzata in stucco e cemento.  L’edicola principale consta di una mensola sorretta all’estremità da due volute con decorazioni floreali poggianti su mascheroni in bassorilievo. Da tale mensola si dipartono due colonne su dadi con capitelli a motivi fitomorfi che sostengono due grosse mensole modanate che inquadrano la nicchia rettangolare con cornice in stucco nella quale è posta l’effigie sacra. In asse, sulla cornice, trova posto una statuetta in gesso policromo raffigurante un Cristo Pantocratore.  L’edicola è conclusa da una copertura a padiglione con perimetro ondulato.  Tutta la struttura è protetta da una tettoia in lamierino

Edicola votiva della Madonna di Tindari

In Via D.Nachera, sulla facciata dell’ultimo piano di un edificio trova posto una edicola di produzione seriale costituita da una mensola retta da due volute alle estremità. Tra le volute è un festone sagomato con il monogramma mariano. La mensola costituisce la base di appoggio di due colonnine binate che reggono una trabeazione, conclusa da un motivo curvilineo con volute e motivi floreali. All’interno della lunetta è presente una conchiglia. La struttura è protetta da una tettoia curvilinea con pendenti in lamierino stampato.  La nicchia a catino è dipinta in azzurro ed ospita una statuetta votiva della Madonna di Tindari. Il materiale utilizzato è uno stucco cementizio.

Edicola votiva di S.Antonio da Padova

In via Rifugio dei Poveri, sul muro di un edificio settecentesco parzialmente danneggiato dal terremoto, è realizzata un’edicola in stile eclettico dedicata a Sant’Antonio da Padova.  I materiali impiegati sono la pietra arenaria e lo stucco cementizio colorato. L’edicola costa di una mensola modanata aggettante di poco dal muro sulla quale poggia una struttura a capanna sormontata da una croce. La nicchia è individuata da un perimetro trilobato all’interno del quale trova posto una statua in gesso protetta da un vetro. Al di sopra di tale nicchia la superficie è decorata con un profilo in bassorilievo della vergine affiancata da motivi floreali. La costruzione risale agli anni ‘20 anche se l’effigie sacra è più recente.

Edicola votiva della Madonna di Lourdes

L’edicola sita in Via Anapo è frutto dell’attività lavorativa del proprietario dell’abitazione, di professione stuccatore di facciate, sulla quale è posta l’edicola stessa. Si tratta di una composizione che assembla più elementi: il primo è un’edicola a tempietto poggiante su un’alta mensola sostenuta da due mensoline alle estremità.  Da questa base si elevano due paraste che sorreggono un timpano triangolare ornato con un angioletto sormontato da una sfera. Alla sua sinistra è presente una croce a rilievo. Segue una decorazione che rappresenta un campanile, alla sinistra del quale è un’altra piccola edicola ad arco con incavo meno profondo.  Si tratta di un’opera in stucco realizzata intorno agli anni ‘40 anche se all’interno delle due edicole non si rilevano le effigi sacre

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