La Messina di Antonello da Messina

Antonello da Messina (1430 - 1479) è stato tra i più importanti maestri del primo Rinascimento. Malgrado la fama e la professione l’abbiano portato in giro per l’Italia presso le maggiori corti dell’epoca, egli tenne sempre a cuore la sua città natale, raffigurandola spesso nei dipinti che realizzava. Scopri quanto di queste bellissime vedute è ancora oggi percepibile.

Antonello da Messina: Pietà Correr, 1475.

Custodito presso il Museo Correr di Venezia, l’olio su tavola autografo e datato al 1475 appartiene all’ultimo periodo dell’attività del pittore. La scena segue un’iconografia nordica, tuttavia se ne discosta per l’ambientazione totalmente messinese come dimostra l’abside di San Francesco all’Immacolata, chiesa ben nota al pittore che abitava nel borgo dei sicofanti, nei pressi dell’antico torrente Boccetta.

Antonello da Messina Crocifissione di Londra, 1475.

Firmata e datata 1475 la Crocifissione di Londra è la più “italiana” delle Crocifissioni di Antonello. Costruita secondo le regole prospettico matematiche del Rinascimento, l’opera, lontana dal patetismo nordico delle opere documentate con lo stesso soggetto, è un anche un accurato paesaggio cromaticamente fuso con la tenue e morbida atmosfera dell’opera. Le mura della città potrebbero essere quelle di Messina presso la porta del torrente Boccetta.

Antonello da Messina: Crocifissione di Anversa, 1475.

L’opera realizzata nel 1475, come iscritto dallo stesso pittore nel cartiglio in basso a sinistra, incrocia l’iconografia fiamminga della Crocifissione con le vedute paesaggistiche tipiche di Venezia, città nella quale si trovava Antonello in quell’anno. Tuttavia, il paesaggio descritto da Antonello sembrerebbe proprio quello dello Stretto di Messina visto dalle alture di Camaro con in alto a destra la fortezza medievale di Matagrifone.

Antonello da Messina: Crocifissione di Sibiu, 1460.

Realizzata nel 1460 circa, l’opera è oggi conservata al Museo di Bucarest. La tavola appartiene al periodo giovanile e ha una doppia matrice stilistica. La parte inferiore con Maria e Giovanni riprende iconograficamente i Calvari fiamminghi, mentre il paesaggio con la città di Messina è derivato dalle novità prospettiche della pittura italiana continentale. La veduta del porto con la caratteristica falce è tra i documenti più accurati della forma urbana del XV secolo.

Antonello da Messina: Madonna con Bambino benedicente e un francescano in adorazione, 1470.

Datata tra il 1465 e il 1470, l’opera è stata acquistata nel 2003 dalla Regione Sicilia e collocata nel Museo Regionale di Messina. Non univocamente attribuita ad Antonello, la piccola pala venne creata per la devozione privata, probabilmente di un frate, che la custodiva nella sua cella o la portava con sé durante i viaggi, numerosi allora per gli ordini monastici come quello francescano cui appartiene il personaggio effigiato.

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