singola

Contenuto che si riferisce ad una ed una sola opera specifica.

Concetta De Pasquale: L’abbraccio dell’Angelo, 2010.

E’ stata realizzata nel 2010 dall’artista Concetta De Pasquale per “Il Natale degli Angeli”, una manifestazione promossa dal Comune di Messina per la diffusione dell’arte contemporanea tra le strade della città. Coerente con la sua poetica del corpo e della materia, Concetta De Pasquale crea un abbraccio che si eleva verso il cielo, in cemento e ferro, eco e insieme catarsi di quegli elementi tragici e rovinosi che appartengono all’iconografia del sisma messinese del 1908.

Filippo De Mariano: Il Passaggio dell’Angelo, 2010

Realizzata nel 2010 dall’artista Filippo De Mariano per “Il Natale degli Angeli”, una manifestazione promossa dal Comune di Messina per la diffusione dell’arte contemporanea tra le strade della città. Così l’artista spiega la sua opera “Il passaggio dell'angelo può essere spiegato in due modi, l'uomo che passa, come a chiedere il permesso, il perdono per le proprie colpe, lo sguardo mitologico che impone riverenza e rispetto, un passaggio tra una vecchia vita e una nuova... La seconda spiegazione sta proprio nell'angelo creato da un uomo peccatore, che con la sua bellezza un po modificata, ricercata, distorta, passa lasciando curiosità... Il passaggio dell'angelo è un gioco, anche nella sua creazione strutturale, di positivo e negativo, di mancanze e di masse, di bene e di male, di discorsi compiuti e storie mai finite. Mi piacerebbe sentir dire da qualche passante: "allora gli angeli esistono"...

Adolfo Romano e Daniele Schmiedt: Affreschi del Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, 1941-42

Presso il Salone delle Bandiere della casa comunale sono presenti due affreschi realizzati entrambi tra il 1941 e il 1942. Il primo, lato nord della sala, rappresenta “L’Allegoria della Storia di Messina”, opera di Adolfo Romano. Il murales vede al centro una donna a seno nudo contenente una cassa decorata con tre antichi stemmi civici, circondata da varie figure allegoriche di personaggi e divinità della storia messinese. A Daniele Schmiedt va invece la paternità dell’affresco sulla parete sud della sala raffigurante “L’Allegoria della potenza imperiale di Roma”, realizzato nello stile sintetico e celebrativo caro all’arte di Regime. Sempre per la stessa sala, Adolfo Romano realizzò decorazioni a monocromo con le figure allegoriche delle più importanti attività economiche cittadine.

Antonio Bonfiglio: Busto di Antonio Martino, 1930 ca.

La statua è dedicata ad Antonio Martino, primo cittadino di Messina dall’agosto del 1899 al marzo del 1904 e dal 1914 al 1919, fautore del primo acquedotto civico moderno progettato dall’ingegnere Leandro Caselli. Il ritratto dalla posa fiera e lo sguardo autorevole, è stato fuso su disegno dello scultore Antonio Bonfiglio. Dell’opera sono conservati tre bozzetti presso gli Uffici del Pronto Intervento.

Giuseppe Butera e Antonio Bonfiglio: Dina e Clarenza, 1932.

I bassorilievi realizzati per i prospetti di Palazzo Zanca nel 1932 da Antonio Bonfiglio, (“Clarenza che suona la campana”), e Giuseppe Sutera (“Dina che lancia la prima pietra”), rappresentano un episodio leggendario della storia patria messinese. Durante l’assedio della Guerra del Vespro, condotto da Carlo d’Angiò con una possente armata, le due sorelle, asserragliate sul colle di Montalto con i concittadini, scoprirono la sortita notturna degli angioini (8 agosto 1282), svegliando l’esercito messinese guidato da Alaimo da Lentini, che, dopo una dura battaglia, ricacciò indietro gli agguerriti avversari.

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