singola

Contenuto che si riferisce ad una ed una sola opera specifica.

Antonio Bonfiglio: Messina regina del Mare tra Scilla e Cariddi, 1924.

Al centro del grande triangolo, d’impianto classicista come tutto l’edificio, una figura femminile con diadema, tridente e scettro rappresenta Messina, Regina del Peloro. Il busto frontale e ieratico che emerge dalle acque impersonifica la potenza della città tra le due sponde dello Stretto, rappresentate dalle sirene Scilla e Cariddi, muscolari e sinuose creature. Immagine debitrice sia dell’iconografia marina inventata dal Montorsoli nelle sue bellissime fontane cittadine sia dai delfini della monetazione greca, il frontone è modernamente diviso in tre parti in funzione statico architettonica e, probabilmente, simbolica, a difesa di futuri sconvolgimenti tellurici.

Antonio Bonfiglio: Decorazione dei prospetti esterni della Galleria Vittorio Emanuele III

Putti, teste femminile, cornucopie e profili allegorici fanno parte del repertorio scultoreo decorativo modellato, in calcestruzzo, da Antonio Bonfiglio per prospetti esterni dell’edificio. Disegni e progetti dovevano venirgli da Camillo Puglisi Allegra, eclettico e brillante architetto autore della Galleria Vittorio Emanuele III (1929).

Edicola neorinascimentale

In via Concezione al numero 1, nell’angolo stondato di un edificio è presente una edicola votiva, in atto vuota, con la tipologia tempietto. Da una mensola spezzata dotata di cornice modanata e retta da due sostegni alle estremità si dipartono due colonnine con capitelli che regolano un’alta trabeazione, al di sopra della quale vi è un timpano di forma spezzata sormontato da una croce  ad altorilievo. La nicchia destinata ad accogliere l’immagine sacra è contenuta tra le colonnine ed è conclusa da un arco a tutto sesto. L’osservazione delle caratteristiche della composizione fa desumere un’epoca di costruzione prossima agli anni ‘50 del XX secolo.

Edicola votiva neogotica

In via Luciano Manara, al numero 127, si trova un’edicola posta sulla facciata di un edificio. L’edicola fu realizzata agli inizi del XX secolo e consta di una mensola retta da due volute tra le quali si trova un cartiglio con una iscrizione: MSDC. Dalla mensola modanata si diparte una cornice modanata che descrive una nicchia conclusa con un arco a sesto acuto inquadrata da una cornice rettangolare, a sua volta conclusa con volute in prossimità della mensola. Al di sopra di tale elemento si trova una trabeazione modanata sulla quale trova posto un timpano ricurvo sormontato da una croce. Il motivo decorativo della lunetta archiacuta descrive delle figure trilobate e quadrilobate. In atto la nicchia manca dell’effigie sacra e pertanto non è possibile stabilirne l’intitolazione.

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