Antonio Zanca

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Archivi di architetti ed ingegneri 1915-1945, a cura di P.Barreca e M.Giuffrè, ed. Caracol, Palermo 2011
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Biografia: 

Antonio Zanca nasce a Palermo nel 1861 e, dopo avere frequentato la scuola media con buoni risultati, ottiene una borsa di studio che gli consente di frequentare l’Istituto Tecnico Filippo Parlatore dove insegna Giuseppe Damiani Almeyda. Nel 1883, dopo avere frequentato la Facoltà di Scienze Fisiche e Matematiche si iscrive al triennio della Scuola di Applicazione per Ingegneri di Palermo. L’anno successivo ottiene l’abilitazione all’insegnamento del Disegno d’Ornato presso l’istituto di Belle Arti di Napoli e diviene assistente di Damiani Almeyda a Palermo. Nel 1887 si laurea in ingegneria e continua a collaborare con il suo maestro sia sotto il profilo professionale sia didattico presso l’Istituto Tecnico Parlatore di Palermo. Dal 1890 al 1903 è Assistente di ruolo di Disegno d’Ornato e di Architettura dell’Università di Palermo. Nel 1899 ottiene la libera docenza ed è nominato professore pareggiato. Nel 1903 vince il concorso presso l’Università di Cagliari come professore straordinario. La sua attività didattica è svolta prima presso l’Università di Messina e in seguito al terremoto del 1908, presso l’Università di Palermo. All’attività didattica e scientifica affianca quella professionale vincendo nel 1903 il concorso per il “ripristino esterno del monumentale Duomo di Palermo”. A Messina, Antonio Zanca, lavora a stretto contatto con Enrico Calandra, prima suo assistente all’Università e, a seguito del suo trasferimento a Palermo, docente titolare presso la stessa Università. Dopo il disastroso terremoto del 1908 Antonio Zanca ottiene diversi incarichi professionali relativi a edifici privati e cappelle funerarie. Nel 1912 fa parte della Commissione per il concorso del nuovo palazzo municipale di Messina alla quale partecipa anche Marcello Piacentini. La Commissione giudicatrice nomina vincitore il prof. Guglielmo Calderiri. Il progetto però non ottiene l’approvazione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e si procede, quindi, ad un secondo concorso che, per la seconda volta, non riceve parere favorevole dal Consiglio Superiore dei LL.PP. L’Amministrazione Comunale, dietro consiglio dell’Ufficio Tecnico, incarica Antonio Zanca di elaborare e seguire il progetto con l’incarico di Direttore Artistico dei lavori. La stampa del periodo si oppose ferocemente a questa decisione sviluppando accese polemiche ma Zanca, elaborato il progetto di massima, ottiene le autorizzazioni che gli consentirono di elaborare il progetto definitivo che, pur depositato dal progettista nei termini previsti, per ostruzionismo dei alcuni componenti dell’Amministrazione, non viene trasmesso al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Solo a seguito l’intervento del sindaco dell’epoca, l’avv. Martino, il progetto viene trasmesso al Consiglio Superiore dei LLPP che lo approva consentendo all’Amministrazione di dare l’opera in appalto alla Ditta Arioti-D’Anna. La costruzione del palazzo Municipale inizia nel 1915 ma a causa dello scoppio della prima guerra mondiale ritarda l’inizio dei lavori: nel 1924 l’edificio viene ultimato nelle sue parti generali. Tuttavia molte finiture rimasero inconcluse per oltre quaranta anni dall’inizio dei lavori. Dalla corrispondenza esistente tra il prof. Zanca e il Comune si evince che, per oltre dodici anni, dall’inizio dei lavori egli non ricevette alcun compenso per il suo progetto. Questo elemento testimonia l’ostruzionismo che ebbe, a causa dell’incarico, da alcuni funzionari dell’Amministrazione, compresi quelli succeduti all’ingegnere Borzì nell’Ufficio Tecnico comunale. Parallelamente al progetto del municipio della città di Messina l’ing. Zanca lavora molto a Palermo dove realizza tra il 1906 ed il 1908 il palazzo dei principi di Paternò, alcuni edifici per l’Università ed interventi per l’Istituto Autonomo Case Popolari. Tra il 1919 ed il 1926 realizza a Caltanissetta la sede del Banco di Sicilia e nel 1924 la propria casa a Palermo. La sua attività professionale si protrae fino al secondo dopoguerra coadiuvato dai due figli, anch’essi ingegneri con gli ultimi disegni del palazzo municipale di Messina, il progetto per la chiesa di S. Giovanni al Catano a Pisa, la loggia di Palazzo Mazzarino e la Cappella Alliata di Pietratagliata. Il suo archivio di disegni (circa 2500 unità) è conservato presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo a seguito di una donazione effettuata dalla famiglia. Antonio Zanca muore nel 1958 all’età di novantasette anni.

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