Orto Botanico

Testo Ridotto: 

L'antico Orto dell'Università di Messina prende il nome dal medico e botanico Pietro Castelli (Roma, 1570 circa – Messina, 1661), primo fondatore della collezione vegetale. Copre complessivamente una superficie di 8000 mq, posta in pieno centro cittadino.Si tratta essenzialmente di un arboreto, in cui le specie esotiche e le specie autoctone si mescolano senza una precisa logica ma con un risultato molto suggestivo.Dopo il terremoto del 1908 l'orto è stato ridotto di un terzo, per poi subire i danni della seconda guerra mondiale. Oggi è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12 con ingresso gratuito.

Testo Medio: 

L'antico Orto dell'Università di Messina prende il nome dal medico e botanico Pietro Castelli (Roma, 1570 circa – Messina, 1661), primo fondatore della collezione vegetale. Copre complessivamente una superficie di 8000 mq, posta in pieno centro cittadino.Si tratta essenzialmente di un arboreto, in cui le specie esotiche e le specie autoctone si mescolano senza una precisa logica ma con un risultato molto suggestivo.Dopo il terremoto del 1908 l'orto è stato ridotto di un terzo, per poi subire i danni della seconda guerra mondiale. Oggi è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12 con ingresso gratuito.

Testo Esteso: 

L'antico Orto dell'Università di Messina prende il nome dal medico e botanico Pietro Castelli (Roma, 1570 circa – Messina, 1661), primo fondatore della collezione vegetale. Copre complessivamente una superficie di 8000 mq, posta in pieno centro cittadino.Si tratta essenzialmente di un arboreto, in cui le specie esotiche e le specie autoctone si mescolano senza una precisa logica ma con un risultato molto suggestivo.Dopo il terremoto del 1908 l'orto è stato ridotto di un terzo, per poi subire i danni della seconda guerra mondiale. Oggi è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12 con ingresso gratuito.

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