Fiumara d'arte

Testo Ridotto: 

L’idea di Fiumara d’arte nasce nel 1982 quando Antonio Presti, già collezionista, decide di dedicare una scultura al padre deceduto da poco. Presti, però non immagina a un mero fatto privato e pensa di donare l’opera alla collettività collocandola sul gretto dell’antico torrente Halesa. Il progetto muta ben presto e Presti decide ampliarne la portata finanziando un intero parco di sculture da collocare nell’incantevole territorio del torrente prosciugato. 

Testo Medio: 

L’idea di Fiumara d’arte nasce nel 1982 quando Antonio Presti, già collezionista, decide di dedicare una scultura al padre deceduto da poco. Presti, però non immagina a un mero fatto privato e pensa di donare l’opera alla collettività collocandola sul gretto dell’antico torrente Halesa. Il progetto muta ben presto e Presti decide ampliarne la portata finanziando un intero parco di sculture da collocare nell’incantevole territorio del torrente prosciugato. Nonostante l’accordo dei sindaci del comprensorio, i lavori vengono sospesi per intervento della Soprintendenza di Messina. Intanto Presti ha già chiamato un altro artista, Paolo Schiavocampo, al quale commissiona un’altra scultura da porre al bivio tra la strada che porta a Castel di Lucio e una vecchia strada di campagna, il cui rifacimento è finanziato dallo stesso Presti. L’opera di Schiavocampo, Una curva gettata alle spalle del tempo, viene inaugurata il 30 gennaio 1988, mentre Presti è già entrato in contatto con il pittore Tano Festa per la realizzazione di opera di dimensioni monumentali sulla spiaggi di Margi. La Finestra sul mare di Festa viene inaugurata il 24 giugno del 1989, a un anno dalla morte dell’artista. Nello stesso giorno vengono inaugurate le opere di Hidetoshi Nagasawa, Stanza di barca d’oro, di Antonio di Palma, Energia mediterranea, e di Italo Manfredini, Labirinto d’Arianna. Sempre nel 1989 viene completata anche Arethusa, la colorata decorazione in ceramica della caserma dei carabinieri di Castel di Lucio, realizzata da Piero Dorazio e Graziano Marini. Tuttavia, l’inaugurazione di Fiumara d’arte coincide con il suo arresto, poiché nello stesso giorno viene posto sotto sequestro l’opera di Nagasawa e un provvedimento per abusivismo e occupazione di demanio marittimo viene spiccato contro la Finestra sul mare di Tano Festa. L’intricata vicende processuale bloccherà il completamento del progetto Fiumare d’arte per il quale scendono in campo con articoli e interventi parlamentari personaggi del mondo della cultura e della politica come Bruno Zevi, Giuseppe Teodori e Francesco Rutelli. Il 2 luglio del 1990 Presti è condannato a quindici giorni di reclusione e 23 milioni di multa per abusivismo edilizio e violazione della legge Galasso. La condanna non viene eseguita per la prescrizione del reato, tuttavia una diversa sensibilità viene espressa dall’assessore regionale ai Beni Culturali, Turi Lombardo che nomina una commissione che studi un possibile definizione giuridica positiva per Fiumara d’arte. Il 10 ottobre 1990 il pretore di Mistretta, Nicolò Fazio, assolve Presti per i reati imputati. Ciò nonostante, la Procura di Messina ricorre in appello unificando tutti i procedimenti contro Fiumara d’arte. Presti non demorde e continua nella sua operazione di mecenatismo, inaugurando nel 1991 a Castel di Tusa l’Atelier sul Mare, l’albergo museo quartier generale di Fiumara d’Arte. Intanto, il 25 ottobre del 1993, viene inaugurato il Muro della vita, un’opera collettiva realizzata su uno dei muri della strada che risale il torrente. Dopo alterne vicende, e massicci interventi del mondo della cultura, la Corte di Cassazione annulla l’ordine di demolizione spiccato contro le opere, che ricevono una sorta di validazione legale, formalmente mai adottata dall’amministrazione regionale. Presti invoca una maggiore partecipazione delle istituzioni al suo mecenatismo, così nel 2005, quando è evidente che le opere iniziano a deteriorarsi, mette in scena una protesta simbolica chiudendo con un grande telo blu la Finestra sul Mare scrivendo in tutte le lingue la parola “chiuso”. Presti, che si è trasferito a Catania, continua a chiedere l’intervento delle istituzioni.  A rispondere all’appello è il capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi che il 6 gennaio 2006 riconosce ufficialmente il Parco di Fiumara d’arte, che viene autorizzato con una legge regionale ad hoc. L’anno dopo è il momento del restauro dell’opera di Tano Festa, occasione per ospitare un importante convegno sul restauro dell’arte contemporanea che vede la partecipazione dell’autorevole Istituto per la conservazione e il restauro di Roma. Presti lavora, intanto, anche a Catania dove il suo intervento artistico e culturale trova manifestazione nell’opera collettiva La Porta della Bellezza, realizzata da 10.000 bambini delle scuole del quartiere. Il 21 marzo 2010 Fiumara d’arte inaugura una nuova scultura, grazie anche al supporto del comune di Motta d’Affermo e dell’Assessorato regionale per i BB.CC. E’ la Piramide del 38° parallelo di Mauro Staccioli che viene aperta in occasione del solstizio d’estate di quell’anno. Il rito della luce accompagna poeticamente l’apertura della struttura coinvolgendo artisti e cittadini in un momento di comunione culturale e spirituale. 

Testo Esteso: 

L’idea di Fiumara d’arte nasce nel 1982 quando Antonio Presti, già collezionista, decide di dedicare una scultura al padre deceduto da poco. Presti, però non immagina a un mero fatto privato e pensa di donare l’opera alla collettività collocandola sul gretto dell’antico torrente Halesa. Il progetto muta ben presto e Presti decide ampliarne la portata finanziando un intero parco di sculture da collocare nell’incantevole territorio del torrente prosciugato. Nonostante l’accordo dei sindaci del comprensorio, i lavori vengono sospesi per intervento della Soprintendenza di Messina. Intanto Presti ha già chiamato un altro artista, Paolo Schiavocampo, al quale commissiona un’altra scultura da porre al bivio tra la strada che porta a Castel di Lucio e una vecchia strada di campagna, il cui rifacimento è finanziato dallo stesso Presti. L’opera di Schiavocampo, Una curva gettata alle spalle del tempo, viene inaugurata il 30 gennaio 1988, mentre Presti è già entrato in contatto con il pittore Tano Festa per la realizzazione di opera di dimensioni monumentali sulla spiaggi di Margi. La Finestra sul mare di Festa viene inaugurata il 24 giugno del 1989, a un anno dalla morte dell’artista. Nello stesso giorno vengono inaugurate le opere di Hidetoshi Nagasawa, Stanza di barca d’oro, di Antonio di Palma, Energia mediterranea, e di Italo Manfredini, Labirinto d’Arianna. Sempre nel 1989 viene completata anche Arethusa, la colorata decorazione in ceramica della caserma dei carabinieri di Castel di Lucio, realizzata da Piero Dorazio e Graziano Marini. Tuttavia, l’inaugurazione di Fiumara d’arte coincide con il suo arresto, poiché nello stesso giorno viene posto sotto sequestro l’opera di Nagasawa e un provvedimento per abusivismo e occupazione di demanio marittimo viene spiccato contro la Finestra sul mare di Tano Festa. L’intricata vicende processuale bloccherà il completamento del progetto Fiumare d’arte per il quale scendono in campo con articoli e interventi parlamentari personaggi del mondo della cultura e della politica come Bruno Zevi, Giuseppe Teodori e Francesco Rutelli. Il 2 luglio del 1990 Presti è condannato a quindici giorni di reclusione e 23 milioni di multa per abusivismo edilizio e violazione della legge Galasso. La condanna non viene eseguita per la prescrizione del reato, tuttavia una diversa sensibilità viene espressa dall’assessore regionale ai Beni Culturali, Turi Lombardo che nomina una commissione che studi un possibile definizione giuridica positiva per Fiumara d’arte. Il 10 ottobre 1990 il pretore di Mistretta, Nicolò Fazio, assolve Presti per i reati imputati. Ciò nonostante, la Procura di Messina ricorre in appello unificando tutti i procedimenti contro Fiumara d’arte. Presti non demorde e continua nella sua operazione di mecenatismo, inaugurando nel 1991 a Castel di Tusa l’Atelier sul Mare, l’albergo museo quartier generale di Fiumara d’Arte. Intanto, il 25 ottobre del 1993, viene inaugurato il Muro della vita, un’opera collettiva realizzata su uno dei muri della strada che risale il torrente. Dopo alterne vicende, e massicci interventi del mondo della cultura, la Corte di Cassazione annulla l’ordine di demolizione spiccato contro le opere, che ricevono una sorta di validazione legale, formalmente mai adottata dall’amministrazione regionale. Presti invoca una maggiore partecipazione delle istituzioni al suo mecenatismo, così nel 2005, quando è evidente che le opere iniziano a deteriorarsi, mette in scena una protesta simbolica chiudendo con un grande telo blu la Finestra sul Mare scrivendo in tutte le lingue la parola “chiuso”. Presti, che si è trasferito a Catania, continua a chiedere l’intervento delle istituzioni.  A rispondere all’appello è il capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi che il 6 gennaio 2006 riconosce ufficialmente il Parco di Fiumara d’arte, che viene autorizzato con una legge regionale ad hoc. L’anno dopo è il momento del restauro dell’opera di Tano Festa, occasione per ospitare un importante convegno sul restauro dell’arte contemporanea che vede la partecipazione dell’autorevole Istituto per la conservazione e il restauro di Roma. Presti lavora, intanto, anche a Catania dove il suo intervento artistico e culturale trova manifestazione nell’opera collettiva La Porta della Bellezza, realizzata da 10.000 bambini delle scuole del quartiere. Il 21 marzo 2010 Fiumara d’arte inaugura una nuova scultura, grazie anche al supporto del comune di Motta d’Affermo e dell’Assessorato regionale per i BB.CC. E’ la Piramide del 38° parallelo di Mauro Staccioli che viene aperta in occasione del solstizio d’estate di quell’anno. Il rito della luce accompagna poeticamente l’apertura della struttura coinvolgendo artisti e cittadini in un momento di comunione culturale e spirituale. 

Galleria Immagini: 

Galleria opere Fiumara d'Arte

  • Tano Festa: Monumento per un poeta morto. La Finestra sul mare, 1989.
  • Mauro Staccioli: La Piramide, 2010.
  • Paolo Schiavocampo: Una curva gettata alle spalle del tempo, 1988.
  • Pietro Consagra: La materia poteva non esserci, 1986.
  • Hidetoshi Nagasawa: Stanza di Barcadoro, 1989.
  • Piero Dorazio, Graziano Marini: Arethusa, 1989.
  • Italo Lanfredini: Labirinto di Arianna, 1989.
Credits: 
Courtesy Parco Fiumara d'arte
Data Luogo Opera: 

Inaugurazione di Fiumara d'Arte

Luogo: 
Via Cesare Battisti, 21, 98079 Castel di Tusa ME, Italia
Mappa: 
Data Completa Certa (Nuovo Formato): 
Saturday, June 24, 1989
Galleria Video: 
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