Guglielmo Bambino

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Classe 1959, illustratore, pittore, restauratore, Guglielmo Bambino si forma presso l’Istituto d’Arte messinese e si specializza all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Docente di discipline pittoriche, dalla seconda metà degli anni ottanta insegna in molte sedi scolastiche siciliane, tra le quali: Caltagirone, Giarre, Capo d’Orlando, Milazzo fino a giungere, all’inizio degli anni ‘90, al Liceo Artistico Ernesto Basile di Messina.
Contestualmente, in veste di grafico pubblicitario impiegato presso l’agenzia Mark Studio di Cesare Campo, realizza le illustrazioni per marchi diversificati e nel ‘92 entra a far parte a pieno regime dello staff della neonata rivista messinese “Centonove” per la quale cura vignette e caricature a sfondo satirico prevalentemente rivolte a fatti e protagonisti della politica cittadina e regionale. Al frequente avvicendamento di vignette satirico-politiche abbina altresì la considerazione di temi locali decisamente evergreen, come i miti dello Stretto e la città in bilico tra pre e post terremoto. 
Alla lettura di fumetti supereroistici firmati Marvel e del celebre Dylan Dog affianca, quali fonti di ispirazione per le sue opere illustrative e pittoriche, autori come  Pollock, De Kuning, Vedova. L’influenza di Vespignani è determinante e rintracciabile, per sua stessa ammissione, soprattutto nelle più recenti realizzazioni di quadri oggetto di esposizione presso la Caruso Gallery di Milazzo.
Cura il restauro di alcuni elementi della “Vara” messinese (carro votivo portato in processione ogni anno il 15 di agosto e dedicato alla Madonna Assunta) e dei Giganti, Mata e Grifone, che vengono abilmente riportati al colore originale.
In qualità di copertinista veste graficamente il libro di storie dialettali di Peppino Caparra e, attualmente, è impegnato per Vittoria Arena nella creazione di alcune illustrazioni per un volume su vini e cucina mediterranea.

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