Antonio Recupero

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Cresciuto a Barcellona Pozzo di Gotto (Me), nel 1996 intraprende proficuamente il percorso di studi in Giurisprudenza presso il vicino Ateno messinese. Tuttavia, il contesto degli studi giuridici si configura come asettico e privo di stimoli per il futuro autore che ovvia a tale vulnus investendo i propri risparmi in un ambito formativo significativamente dissimile.
Decide di trasferirsi a Roma per frequentare un corso di sceneggiatura presso la Scuola Internazionale di Comics, supervisionato da Roberto Dal Prà e fattivamente sostenuto da Giorgio Pedrazzi. Quest’ultimo diviene immediatamente figura di riferimento per lo sceneggiatore che incede timidamente nel cammino lavorativo. Nondimeno, in questo periodo fioriscono le prime fruttuose collaborazioni in qualità di scrittore: la più rilevante tra queste concerne il sodalizio con E-zine Utopia, portale web italiano interamente dedicato al mondo del fumetto.
Nel 2003 entra a far parte del collettivo di fumettisti siciliani Gruppo Trinacria, con cui collabora alla realizzazione di una mostra itinerante e di varie attività di promozione culturale nel settore di riferimento, tra le quali spicca la creazione del portale Kinart.it, sito didattico per autori di fumetti.
In seguito, coadiuva le attività dell'Associazione Culturale Alex Raymond, per la cui etichetta editoriale, Cronache di Topolinia, cura le sceneggiature sia di un albo della serie M.I.S., sia del secondo special della serie La Saga di Ho-Lan. 
La liason con la più celeberrima casa editrice Tunuè gli consente di firmare alcune storie pubblicate nella rivista MONO e di curare la sceneggiatura della graphic novel Non c'è trucco, disegnata da Cristian Di Clemente, pubblicata nel 2010 ed inserita nella collana Prospero's Books.
Nel 2012, configura la misura del suo taglio stilistico cimentandosi nella creazione del fumetto satirico “Basta una firma”, disegnato da Salvatore Amedei. Con quest’ultimo realizza, inoltre, le strisce a fumetti per il booklet del cd musicale Sette briciole lungo la strada.
L’opera più recente al suo attivo, pubblicata nel 2014 e felice esito di un lavoro denso di rivisitazioni durato quasi un decennio, è il volume di graphic journalism OPG – Socialmente Pericolosi, i cui disegni sono stati realizzati da Jacopo Vecchio.

 

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