Lido del Tirreno

Testo Ridotto: 

Lo sfruttamento balneare della costa nord orientale della Sicilia iniziò già nel periodo fascista con le prime due colonie che sorgono in prossimità dell’estremità nord orientale della Sicilia. L’Istituto marino è la prima delle due colonie ed è realizzata su progetto dell’ingegner Guido Viola nel 1928 e costituita da un edificio a padiglioni destinati alla elioterapia infantile. La seconda colonia, destinata ai figli degli impiegati delle poste, realizzata da Paleologo e Danesi nel 1935, risulta meno legata all’eclettismo risentendo del clima razionalista del periodo. Il progetto del Lido del Tirreno fu affidato all’ingegnere Napoleone Cutrufelli che venne affiancato, per i calcoli delle strutture, dall’ing. Giovanni Gregorio.

Testo Medio: 

Lo sfruttamento balneare della costa nord orientale della Sicilia iniziò già nel periodo fascista con le prime due colonie che sorgono in prossimità dell’estremità nord orientale della Sicilia. La prima delle due colonie è realizzata su progetto dell’ingegner Guido Viola nel 1928 ed è costituita da un edificio a padiglioni destinati alla elioterapia infantile mentre la seconda, destinata ai figli degli impiegati delle poste, realizzata da Paleologo e Danesi nel 1935, risulta meno legata all’eclettismo risentendo del clima razionalista del periodo, anche se la massa dei fruitori è più varia della precedente. Nel 1948 viene affidato a Napoleone Cutrufelli l’incarico di redigere un progetto per la sistemazione urbanistica del centro balneare di Mortelle. Negli anni del dopoguerra alcuni imprenditori decidono di investire nella realizzazione di due lidi contigui, il Lido del Tirreno ed il Lido di Mortelle, che prevedono la realizzazione di un più ampio sistema di ospitalità dedicato alla nautica da diporto. Il progetto del Lido del Tirreno fu affidato all’ingegnere Napoleone Cutrufelli che venne affiancato, per i calcoli delle strutture, dall’ing. Giovanni Gregorio. Il periodo nel quale avvenne la realizzazione del lido è contemporaneo al Lido di Mortelle ed insieme i due lidi realizzavano una sorta di città balneare organizzata lungo l’asse viario della litoranea quasi a proseguire lungo la linea di costa le precedenti opere per lo sfruttamento balneare della costa.

Testo Esteso: 

Lo sfruttamento balneare della costa nord orientale della Sicilia iniziò già nel periodo fascista con prime due colonie che sorgono in prossimità dell’estremità nord orientale della Sicilia. L’Istituto marino è la prima delle due colonie è realizzata su progetto dell’ingegner Guido Viola nel 1928 ed è costituita da un edificio a padiglioni destinati alla elioterapia infantile. La seconda colonia, destinata ai figli degli impiegati delle poste, realizzata da Paleologo e Danesi nel 1935, risulta meno legata all’eclettismo risentendo del clima razionalista del periodo, anche se la massa dei fruitori è più varia della precedente. Nel 1948 viene affidato a Napoleone Cutrufelli l’incarico di redigere un progetto per la sistemazione urbanistica del centro balneare di Mortelle. Negli anni del dopoguerra alcuni imprenditori decidono di investire nella realizzazione di due lidi contigui, il Lido del Tirreno ed il Lido di Mortelle, che prevedono la realizzazione di un più ampio sistema di ospitalità dedicato alla nautica da diporto. Il progetto del Lido del Tirreno fu affidato all’ingegnere Napoleone Cutrufelli che venne affiancato, per i calcoli delle strutture, dall’ing. Giovanni Gregorio. Il periodo nel quale avvenne la realizzazione del lido è contemporaneo al Lido di Mortelle ed insieme i due lidi realizzavano una sorta di città balneare organizzata lungo l’asse viario della litoranea, quasi a proseguire lungo la linea di costa le precedenti opere per lo sfruttamento balneare della costa. Il linguaggio utilizzato per entrambe le architetture è informato a quello stile internazionale che si andava facendo strada dalle prime sperimentazioni razionaliste precedenti alla guerra fino alle ricerche più mature e maggiormente scevre da idealismi che trovano collocazione negli anni cinquanta e sessanta. L’ingresso al lido avviene attraverso un passaggio che conduce ad una grande terrazza coperta di forma ottagonale in cui il colore dato agli elementi che caratterizzano l’architettura concorre a generare un ambiente confortevole ed in linea con le esigenze di fruizione della spiaggia. Anche in questo caso, come nel contiguo lido di Mortelle, una molteplicità di attrezzature sono impiegate per il medesimo scopo di garantire una soddisfacente fruizione balneare di una delle coste più appetibili della città.

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Credits: 
Fera I, L'architettura moderna va in vacanza, Letteraventidue, Siracusa 2011.
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