L'Ufficio

Title: 
L'Ufficio
Testo Ridotto: 

Prodotto dal Teatro Vittorio Emanuele di Messina, L'Ufficio è un testo di Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre, messo in scena con la regia di Ninni Bruschetta e un cast tecnico-artistico interamente messinese, che annovera sul palcoscenico Maurizio Marchetti, Antonio Alveario, Giampiero Cicciò, Maurizio Puglisi, Adele Tirante, Livio Bisignano, Lucio Patanè. Aiuto regia è Laura Giacobbe, assistente alla regia Livio Bisignano. Accompagnato dalle musiche di Tony Canto, lo spettacolo è ambientato in un fantomatico ufficio di Dio e offre, con le armi dell’ironia e del sarcasmo, uno sguardo acuto e denso di spunti di riflessione sul mondo che ci circonda.  

Testo Medio: 

Prodotto dal Teatro Vittorio Emanuele di Messina, L'Ufficio è un testo di Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre, messo in scena con la regia di Ninni Bruschetta e un cast tecnico-artistico interamente messinese, che annovera sul palcoscenico Maurizio Marchetti, Antonio Alveario, Giampiero Cicciò, Maurizio Puglisi, Adele Tirante, Livio Bisignano, Lucio Patanè. Aiuto regia è Laura Giacobbe, assistente alla regia Livio Bisignano; le scene sono di Mariella Bellantone, i costumi di Cinzia Preitano; musiche di Tony Canto, luci di Antonio Rinaldi, regia video Roberto Meddi; direttore degli allestimenti scenici è Francesca Cannavò. Si tratta di una commedia musicale ambientata in un fantomatico ufficio di Dio, con tanto di ministri e compiti equamente distribuiti: c'è Piotr, addetto alla Politica; Zita, ministro dell'Economia; Vassilij, che amministra le Passioni; Marcus, responsabile dell'Ecologia; e infine c'è Anna, sensibile e attenta segretaria di Dio. Appare subito evidente il parallelismo tra il Sopra e il Sotto, con tutti i limiti tipici dell’agire umano proiettati in questo spazio “divino” dove si lavora per il mondo e i suoi abitanti, tentando di aggiustare il corso delle cose. Attraverso sketches e ironia, leggerezza e sarcasmo, lo spettacolo offre uno sguardo acuto e denso di spunti di riflessione sul mondo che ci circonda, verso una connotazione civile e politica della commedia.

Testo Esteso: 
Prodotto dal Teatro Vittorio Emanuele di Messina, L'Ufficio è un testo di Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre, messo in scena con la regia di Ninni Bruschetta e un cast tecnico-artistico interamente messinese, che annovera sul palcoscenico Maurizio Marchetti, Antonio Alveario, Giampiero Cicciò, Maurizio Puglisi, Adele Tirante, Livio Bisignano, Lucio Patanè. Aiuto regia è Laura Giacobbe, assistente alla regia Livio Bisignano; le scene sono di Mariella Bellantone, i costumi di Cinzia Preitano; musiche di Tony Canto, luci di Antonio Rinaldi, regia video Roberto Meddi; direttore degli allestimenti scenici è Francesca Cannavò. Si tratta di una commedia musicale ambientata in un fantomatico ufficio di Dio, con tanto di ministri e compiti equamente distribuiti: c'è Piotr, addetto alla Politica; Zita, ministro dell'Economia; Vassilij, che amministra le Passioni; Marcus, responsabile dell'Ecologia; e infine c'è Anna, sensibile e attenta segretaria di Dio. Appare subito evidente il parallelismo tra il Sopra e il Sotto, con tutti i limiti tipici dell’agire umano proiettati in questo spazio “divino” dove si lavora per il mondo e i suoi abitanti, tentando di aggiustare il corso delle cose. Attraverso sketches e ironia, leggerezza e sarcasmo, lo spettacolo offre uno sguardo acuto e denso di spunti di riflessione sul mondo che ci circonda, verso una connotazione civile e politica della commedia. «Forse una delle cose più difficili, per un credente, è parlare o sentir parlare di Dio», scrive Bruschetta nelle note di regia:
Ho messo in scena il Vangelo Secondo Matteo, nella riduzione di Pier Paolo Pasolini, la vita di Jacopone da Todi e molti altri drammi e tragedie che affrontano quest’argomento, ma non avrei mai creduto di trovare in una commedia, di due giovani e straordinari autori, un’idea così umana e comprensibile della figura più ignota alla nostra conoscenza. Qualcuno direbbe che è solo uno spunto, un pretesto per parlare degli uomini e del mondo. E in effetti è vero. L’ufficio è una commedia umana, l’ufficio “divino” è identico ad un qualsiasi ufficio pubblico italiano ed è proprio in questa similitudine che si sviluppa un’azione che consente agli autori di guardare ai problemi del mondo contemporaneo, regalando al testo intense fughe verso una connotazione “civile” e politica. Ciononostante la grazia con cui gli autori costruiscono il personaggio del demiurgo consente di riflettere su un altro ordine e soprattutto su un’altra disciplina, non umana, non morale, ma “principiale”. La legge che questo Dio impone è quella che rende l’uomo libero. Ma l’uomo “troverà sempre il modo di aggirare la legge, come se fosse contro di lui!”.
Il Dio (Maurizio Marchetti) che gli autori ci presentano, è a immagine e somiglianza dell’uomo, vede e partecipa alle vicende che accadono sulla terra, ama il calcio, soffre, si emoziona, si altera, si dispiace nel vedere l'uomo - che lui ha creato con tanto amore - scegliere il Male e non il Bene. E altrettanto umanizzati sono i suoi ministri, ormai privi dell’entusiasmo e della vitalità che li avevano animati durante eventi storici come la Rivoluzione francese. Basta scrutare la terra, dall’osservatorio privilegiato che è l’ufficio, per scoprire che l'Economia e la Politica si sono perse lungo la strada del profitto personale, la Passione ha invaso tutto ma in senso consumistico, verso piaceri effimeri e immediati, per non parlare dell'Ecologia, penalizzata dalla disattenzione degli uomini. «Per cui l'addetto alla politica (Antonio Alveario) con fare d'un Gasparri e parafrasando Paolo Villaggio de La corazzata Potionkin dirà che il Big Bang è una schifezza, mentre l'addetto all'ecologia (Lucio Patanè) s'impegnerà senza successo a chiudere il buco dell'ozono e il gobbo responsabile all'economia (Maurizio Puglisi) con qualche machiavellismo racconterà solo storielle morali», osserva il critico Gigi Giacobbe (Giornale di Sicilia, 13/04/2012). «Comunque sia, quel Dio che vorrebbe essere chiamato "Dino" non lancerà più il meteorite sulla terra, gli uomini si salveranno, il mondo continuerà ad esistere e sarà testimoniato dall'entrata in scena nel finale di Bartez (Livio Bisignano) altro esperto che si aggiungerà ai suoi colleghi senza qualità». Ma non è la fine del mondo perché gli uomini hanno ancora tempo per capire, imparare a scegliere e forse, se vorranno, cambiare.
 
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Data e Luogo Opera: 

L'Ufficio, debutto

Luogo: 
Messina, Teatro Vittorio Emanuele II
Mappa: 
2012
Tag Data Opera: 
Wednesday, April 11, 2012
Data Completa Certa (Nuovo Formato): 
Wednesday, April 11, 2012
Data Certa (Solo Anno) (Nuovo Formato): 
2012
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