Isolati 494 - 495 - 505b - 506 del PR di Messina

Artista: 
Testo Ridotto: 

Gli isolati 494, 495, 505b, 506 del Piano Regolatore di Messina configurano, con la loro forma circolare, la Piazza Castronovo che costituisce l’estremità nord della Via Garibaldi. L’intervento, disegnato dal Piano Borzì fin dal 1911, rimase inattuato fino al dopoguerra quando la città aveva raggiunto una saturazione tale da richiedere l’urbanizzazione di questa area. L’intervento fu realizzato nel 1952 per conto dell’Istituto Autonomo Case Popolari con la consulenza dell’architetto Filippo Rovigo.

Testo Medio: 

Gli isolati 494, 495, 505b, 506 del Piano Regolatore di Messina configurano, con la loro forma circolare, la Piazza Castronovo che costituisce l’estremità nord della Via Garibaldi. L’intervento, disegnato dal Piano Borzì fin dal 1911, rimase inattuato fino al dopoguerra quando la città aveva raggiunto una saturazione tale da richiedere l’urbanizzazione di questa area. L’intervento fu realizzato nel 1952 per conto dell’Istituto Autonomo Case Popolari con la consulenza dell’architetto Filippo Rovigo. La Piazza Castronovo si trova ad una quota più bassa rispetto alla circonvallazione, la quale può essere raggiunta per mezzo di due strade a nord della piazza, che racchiudono al loro interno una villetta comunale che si trova ad una quota compresa tra la circonvallazione e la piazza Castronovo. L’area è da sempre stata oggetto di studi che, date le valenze urbanistiche del sito, hanno ipotizzato interventi a servizio della comunità cittadina, come l’ipotesi di un teatro al posto dei giardini pubblici a nord della piazza o la realizzazione di un edificio a torre che costituisca elemento distintivo di una rinnovata realtà urbana.

Testo Esteso: 

Gli isolati 494, 495, 505b, 506 del Piano Regolatore di Messina configurano, con la loro forma circolare, la Piazza Castronovo che costituisce l’estremità nord della Via Garibaldi. L’intervento, disegnato dal Piano Borzì fin dal 1911, rimase inattuato fino al dopoguerra quando la città aveva raggiunto una saturazione tale da richiedere l’urbanizzazione di questa area. L’intervento fu realizzato nel 1952 per conto dell’Istituto Autonomo Case Popolari con la consulenza dell’architetto Filippo Rovigo. La Piazza Castronovo si trova ad una quota più bassa rispetto alla circonvallazione, la quale può essere raggiunta per mezzo di due strade a nord della piazza, che racchiudono al loro interno una villetta comunale che si trova ad una quota compresa tra la circonvallazione e la piazza Castronovo. L’area è da sempre stata oggetto di studi che, date le valenze urbanistiche del sito, hanno ipotizzato interventi a servizio della comunità cittadina, come l’ipotesi di un teatro al posto dei giardini pubblici a nord della piazza o la realizzazione di un edificio a torre che costituisca elemento distintivo di una rinnovata realtà urbana. I quattro isolati occupano i settori che vengono definiti dalla forma curvilinea degli isolati che hanno una configurazione ben definita e mostrano forme più che efficaci nella loro semplicità. Ciascun edificio è dotato di un piano porticato che si apre sulla piazza, al di sopra del quale si articola un secondo livello segnato da un lungo balcone aggettante che costituisce un forte segno distintivo. La semplicità del volume rimanente, alto due livelli fuori terra, e delle finestre che si aprono nei prospetti, centrate rispetto alle campate segnate dai pilastri dei portici, è confermata anche dalla pensilina alla sommità delle facciate che costituisce il dialogo con il cielo di questa architettura.

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Tag Senza Madre Opera: 
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Pianta Pazza Castronovo

Credits: 
De Pasquale F, Pino N, Filippo Rovigo, (a cura di Crinò M,Milici A,Principato N), OAM, Messina 1996
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