Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Sorge sui resti di un’antica fortezza, forse di origine greca, restaurata dai Normanni nel XII secolo. Il tempio di Cristo Re è stato edificato nel 1937, su progetto dell’ingegnere Francesco Barbaro che si ispirò alla basilica di Superga realizzata dal messinese Filippo Juvarra tra il 1715 e il 1731. L’edificio, alto 44 metri, domina con la sua mole il paesaggio urbano della città. Dell’antico castello rimane soltanto la torre ottagonale, sormontata da un’enorme campana alta 2, 80 metri e dal peso di 130 quintali.

La Porta della Bozzetta traeva il nome dall’omonimo borgo sorto al di fuori delle mura della città, ad ovest della chiesa di S.Francesco e dal torrente il cui corso era intercettato dalla cinta murata che, dal Bastione S.Andrea chiudeva la città fino al Forte dell’Andria. Il Gallo definisce le colline dalle quali scende il torrente “delli scirpi, volgarmente Scoppo dell’Acqua”

L’isolato 203 del PR di Messina fu realizzato nel 1916 su progetto dell’ingegnere Guido Viola. Come nel caso dei limitrofi isolati 201 e 204, anche in questo caso fu l’Unione Edilizia Messinese ad occuparsi della costruzione, come regolato dalla legge istitutiva del 28 luglio 1911 era previsto che l’Unione Edilizia acquisisse i terreni per costruirvi le abitazioni da cedere ai diversi proprietari che non avrebbero, se non coordinati all’interno della stessa logica, potuto accedere al patrimonio immobiliare con le esigue sovvenzioni statali.

Il protagonista di questa serie epica pubblicata da Sergio Bonelli Editore è Ian Aranil, alias Dragonero. Questo personaggio è un Varliedarto, ovvero un membro appartenente ad un’antica casata di cacciatori di draghi. Ex ufficiale di trentaquattro anni, assoldato in qualità di scout imperiale, vive nella città marittima di Solian dove, contattato periodicamente dalle autorità, compie varie missioni in terre lontane. L’arma da lui utilizzata, definita la “Tagliatrice crudele”, donatagli dal nonno paterno Herion, si lega simbolicamente al suo nome poiché è divenuta di colore nero a causa del contatto col sangue del primo drago ucciso. L’albo numero 24 qui descritto è intitolato Attraverso l’Erondar sceneggiato in tutte le sue parti da Stefano Vietti, consta di tre storie frenetiche ed essenziali le cui avventure riguardano il protagonista, Ian, e i suoi due comprimari, Sera e Gmor.

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