Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

L’isolato 318 del Piano Regolatore della città di Messina fu realizzato su progetto dell’architetto Gino Peressutti nel 1926 e consta di due corpi di fabbrica separati tra loro da una galleria interna che risulta coperta da una struttura in metallo e vetro che ne protegge le superfici. All’esterno questo fabbricato si manifesta lungo la via Sant’Agostino con due differenti corpi di fabbrica tra loro uniti da un portale di ordine gigante che dà accesso a questa galleria che separa i due edifici e che contempla un passaggio nel suo estradosso.

Girato in parte a Messina, Mare matto è un film di produzione italo-francese del 1963, diretto da Renato Castellani, con Gina Lollobrigida, Jean-Paul Belmondo, Lamberto Maggiorani, Tomas Milian, fotografia di Toni Secchi, sceneggiatura di Castellani, Piero Bernardi, Leo Benvenuti, musiche di Carlo Rustichelli e Nino Rota. Al centro della storia, la vita dura della gente di mare, umile e coraggiosa, ma anche allegra e scanzonata. In origine gli episodi erano oltre la decina; Castellani voleva farne un film libero, svincolato dalle convenzioni, ma al montaggio il produttore Cristaldi lo fece drasticamente tagliare.

Realizzata nel 1460 circa, l’opera è oggi conservata al Museo di Bucarest. La tavola appartiene al periodo giovanile e ha una doppia matrice stilistica. La parte inferiore con Maria e Giovanni riprende iconograficamente i Calvari fiamminghi, mentre il paesaggio con la città di Messina è derivato dalle novità prospettiche della pittura italiana continentale. La veduta del porto con la caratteristica falce è tra i documenti più accurati della forma urbana del XV secolo.

L’edicola della Madonna della Consolazione è posta sulla facciata di un edificio degli anni ’20, alle pendici della collina sulla quale sorge il Forte Castellaccio, in località Vallone Castellaccio. Consta di una nicchia che misura circa 40×50cm contenuta in un’edicola delle dimensioni di 120x160cm.  I materiali che la costituiscono sono malte di cemento ed intonaci cementizi. L’edicola si compone di una mensola modanata sulla quale poggiano due colonnine tortili con capitelli decorati a foglietta che reggono un architrave modanato, dotato di un frontone semicircolare nella cui lunetta trova posto una figura in bassorilievo. La nicchia ricavata nello spessore del muro è evidenziata da una cornice con testine di angioletti alati negli angoli e contiene un dipinto murale che raffigura la Madonna della Consolazione con i santi Giovanni e Giacomo.

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