Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Toponimo latino che indicano un luogo bello e gradevole, pieno di ogni cosa. Quod quaeris o queres:ciò che cerchi troverai.

L’ex cinema Odeon ricade in parte dell’isolato 124 del PR di Messina ed è l’unica opera progettata dall’architetto R. Günter del quale però non si hanno notizie più precise, anche se dal suo operato è possibile desumere alcune caratteristiche del linguaggio espressivo utilizzato tipico degli anni ‘50. Il fabbricato è realizzato in cemento armato e dal lato nord si addossa ad altri comparti dell’isolato mentre le tre facciate libere sono trattate in modo differente. La facciata, posta lungo il viale S. Martino sulla quale è posto l’ingresso, evidenzia un grande volume sulla destra che emerge rispetto al volume dell’edificio e che espone un grande pannello verticale a mosaico di tesserine di ceramica colorate che compongono un disegno opera dell’artista Felice Canonico.

L’isolato 305 del piano regolatore di Messina è occupato da diversi comparti che sono stati saturati nel primo periodo della ricostruzione. Il terzo comparto dell’isolato 305 fu realizzato su progetto dell’ingegnere Pietro Inerdonato il quale adottò un linguaggio già adottato nei comparti vicini.

Realizzato in occasione del Giubileo del 2000, il museo raccoglie una preziosa collezione, espressione del genio creativo degli orafi e argentieri operanti a Messina. Capolavoro assoluto dell’esposizione è la Manta d’Oro, la preziosa coperta dell’icona bizantina raffigurante la Madonna della Lettera di cui una copia si trova oggi sull’altare maggiore della cattedrale. L’a Manta è stata realizzata dall’orafo fiorentino Innocenzo Mangani tra il 1661 e il 1668, su commissione del Senato Messinese.

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