Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

La cinta normanna che circondava la città può essere desunta da alcune incisioni che ritraggono la città subito dopo gli interventi voluti da Carlo V che ne ampliò il perimetro. In particolare dall’incisione di MatthausMerian il vecchio si rilevano diversi allineamenti dai quali se ne può intuire l’andamento. Purtroppo la gran parte di queste mura è stata demolita per trarne materiali da costruzione, oltre che aree appetibili, così come parte venne inglobata nelle nuove mura realizzate a partire dal 1537.

L’isolato 294 del PR di Messina è uno di quelli che vennero destinati ad accogliere le scuole cittadine. In questo caso venne allocata la scuola tecnica dedicata ad Antonio Maria Jaci, un matematico di madre messinese che si laureò presso l’Università di Messina in matematica, fisica e medicina ed insegnò filosofia e matematica presso il Seminario Arcivescovile di Messina.

Venne eretta nel 1555 su progetto di Giovanni Angelo Montorsoli per sostituire un’antica torre medievale. Il massiccio edificio dalla peculiare forma tronco conica è strutturato in tre distinti spazi collegati da una scala a chiocciola ricavata nello spessore delle mura. La lanterna ha doppia funzione: quella di faro costiero e quella di baluardo difensivo, come indicano chiaramente le sue forme imponenti e massicce. nella Nella seconda metà dell’Ottocento, l’aggiunta del corpo ottagonale sulla sommità portò la torre all’altezza quaranta due metri modificando l’antico design montorsoliano ma non le condizioni generali dell’edificio, sopravvissuto indenne a numerosi terremoti. Il suo funzionamento fu sovvenzionata dai messinesi con un’apposita gabella prima di passare sotto il controllo della Marina Regia nel 1911.

Il Cimitero Monumentale di Messina è tra i maggiori d’Italia, con i suoi 22 ettari è il più grande parco della città. Di fatto, proprio come un luogo di meditazione e preghiera fu pensato da Leone Savoja, l’architetto che nel 1854 vinse il bando della sua progettazione. Inaugurato nel 1872, oggi accoglie un repertorio straordinario di scultura e architettura liberty, eclettica e neoclassica, ed è da considerarsi come la più significativa testimonianza della cultura e dell’identità della comunità messinese degli ultimi cento cinquanta anni.

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