PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
CONTENUTI IN EVIDENZA
La chiesa, dedicata all’Assunta, è particolarmente importante per la storia religiosa e la devozione popolare di Messina. Infatti, al suo interno è custodito il corpo incorrotto di Santa Eustochia Smeralda Calafato (1434 – 1485), fondatrice del monastero. La chiesa di oggi è stata ricostruita dopo il terremoto del 1908 rifacendosi all’antico disegno seicentesco di Giovanni e Nicolò Maffei. Perduti, a causa del terremoto, i magnifici affreschi (1736) di Letterio Paladino, rimangono la "Madonna degli Angeli con S. Francesco e Santa Chiara" (1658), opera "del pittore Giovan Battista Quagliata, il "San Francesco che riceve le Stimmate, opera ottocentesca di Michele Panebianco e il "San Biagio" (1931) dipinto da Gaetano Corsini.

L’opera appartiene all’ultimo periodo d’attività dell’artista di Roccavaldina. Presentata alla mostra del marzo 2009 alla galleria Fortunarte di Messina, documenta l’ulteriore evoluzione della pittura di Nino Cannistraci Tricomi nel solco di una ricerca formale fatta di purezza e grande rigore. Rouge è un “oggetto pittorico” silenzioso e astratto, di cui è difficile tradurre in parole, la tensione intellettuale ed emotiva.

Il Bastione di S. Barbara, speculare rispetto al bastione dei Gentilmeni, si configurava come il migliore sfruttamento della naturale orografia della città utilizzando i torrenti come fossati ed utilizzando i rilievi per allocarvi i forti a difesa della città, difesi a loro volta dai fortilizi esterni alla cinta del Castellaccio e di Forte Gonzaga.

Sirene siciliane. L’anima esiliata in «Lighea» di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, con prefazione di Vincenzo Consolo, è uscito per la prima volta per Sellerio nel 1986 ed è stato ripubblicato nel 2011 per i tipi della casa editrice Moretti & Vitali di Bergamo. Si tratta di uno studio junghiano condotto da Basilio Reale sul racconto Lighea di Tomasi di Lampedusa e, segnando l’esordio del poeta orlandino nella scrittura saggistica, si offre come studio sull’anima dei siciliani e come indagine sui processi mitopoietici della letteratura.
