Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

La scuola Crispi, in quanto istituzione, risale agli anni dell’Unità d’Italia tuttavia, l’edificio nel quale questa è attualmente insediata fu costruito nel corso della ricostruzione della città a seguito del sisma del 1908 e ricade nell’area dell’isolato 401 del Piano Regolatore redatto dall’ingegnere Luigi Borzì. Il fabbricato si articola con un corpo longitudinale nel quale si innestano due bracci trasversali di diversa estensione che gli conferiscono una forma di C e che consentono di utilizzare, in modo efficace, l’area di sedime di forma  trapezoidale. Questa è posta ad ovest rispetto alla Piazza dell’Unione Europea nella quale insiste il Palazzo del Governo.

Il Museo Regionale custodisce una parte del ricchissimo patrimonio storico artistico della città pre terremoto (1908). All’interno dei locali della ex Filanda Mellinghof, che presto verranno lasciati per la nuova struttura, sono custoditi alcuni capolavori della scultura e della pittura europea, come la "Resurrezione di Lazzaro" (1609) e "L’Adorazione dei Pastori" (1609) di Caravaggio, Il Polittico di San Gregorio (1473) e la tavoletta della "Madonna col bambino benedicente e un francescano in adorazione (1474)" di Antonello da Messina.

In un surreale quanto paradossale ossimoro, settimanalmente, spesso anche contemporaneamente, sulle banchine del porto di Messina sbarcano i turisti croceristi e i migranti salvati nel Mediterraneo dalle grigie navi delle Marine Militari europee. Al centro di questo mare, la Sicilia vive da millenni i flussi migratori e le dominazioni che hanno plasmato la sua storia e la sua cultura. Milioni di siciliani hanno lasciato questa terra tra XIX e XX secolo, in una diaspora che oggi il canotto e il piccolo transatlantico di Daniele Battaglia ricordano assai bene in una comune quanto esplicita iconografia sociale.

Il bastione dei Gentilmeni si articola lungo un fianco della collina di Montalto in posizione frontistante rispetto al bastione di S.Barbara. Il tratto di mura che collega i due bastioni, oggi quasi del tutto demolito, era intersecato dall'andamento del Torrente Portalegni e vi si accedeva da due porte (dei Gentilmeni e delle Gravidelle). Oggi, sopra le mura del bastione, sono presenti numerose cellule edilizie che ne rendono difficile la lettura anche se è possibile percorrere la scalinata che conduce al santuario di Montalto.

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