Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Filippo Cianciàfara Tasca di Cutò s’innamorò presto della fotografia.  Il terremoto del 1908 uccise la sua famiglia ma lasciò integra la sua macchina fotografica. A diciassette anni scriveva al cugino Lucio Piccolo dei suoi progressi, incurante di tutto il resto. L’agiata condizione famigliare gli consentì di vivere questa passione senza risparmio di forze intellettuali e materiali. Di fatto, ottimi risultati ottenne in questo campo con svariati riconoscimenti di livello nazionale. 

L’edificio del Banco di Sicilia, fu il primo degli edifici della palazzata ad essere realizzato da Camillo Autore e Giuseppe Samonà. In questo caso si tratta dell’edificio che fa da cerniera tra l’asse della via Garibaldi e la via I Settembre assecondando la naturale configurazione curvilinea del porto. Anche l’edificio del Banco di Sicilia risente del linguaggio razionalista che ricercava la purezza delle forme e la razionalità della costruzione.

Realizzato in occasione del Giubileo del 2000, il museo raccoglie una preziosa collezione, espressione del genio creativo degli orafi e argentieri operanti a Messina. Capolavoro assoluto dell’esposizione è la Manta d’Oro, la preziosa coperta dell’icona bizantina raffigurante la Madonna della Lettera di cui una copia si trova oggi sull’altare maggiore della cattedrale. L’a Manta è stata realizzata dall’orafo fiorentino Innocenzo Mangani tra il 1661 e il 1668, su commissione del Senato Messinese.

L’opera debutta nel 1989 alla mostra personale In viaggio con Ulisse presso la galleria romana La Gravida.  Soggetto dell’olio è una delle grandi boe della rada San Francesco, storico approdo dei traghetti privati che collegano le due sponde dello Stretto di Messina.  La tela di grandi dimensioni, coerentemente con le altre dello stesso periodo, affronta il tema del mare con una pittura realista e simbolica di grande impegno tecnico, pregna di un senso meditativo e nostalgico chiaramente legato alle origini siciliane dell’artista. 

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