
PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Il palazzo Formento è localizzato lungo l'attuale Viale della Libertà (anticamente la riviera del Ringo) in prossimità della cinquecentesca chiesa di Gesù e Maria del Buonviaggio. L'edificio ha resistito al terremoto del 1908 e, probabilmente, anche al terremoto del 1783. L'edificio in muratura si articola su due piani ed ha un giardino, purtroppo non manutenuto, nello spazio posteriore.

L’opera è stata realizzata dall’artista ceramista Cecilia Caccamo in occasione della manifestazione “Streets Angel”, organizzata nel 2010 dal Comune di Messina in collaborazione con 12 artisti che hanno realizzato altrettante opere sul territorio cittadino.

L’edicola dedicata all’Ecce Homo, posta in un angolo dell’isolato 291 di Via Cavour risale al 1925. Questa icona però era posta su un edificio precedente al terremoto del 1908 e, dopo il disastro, fu conservata da Salvatore Pellicciotto per sua devozione che nel 1925 ne promosse il rifacimento con un motivo a bassorilievo, che fu scolpito da Rosario Genitore all’angolo della propria casa. Questa edicola consta di una mensola modanata, al di sotto della quale sono presenti dei festoni con frutta e fiori. La mensola regge un tondo con l’immagine sacra scolpita da altorilievo che è contornata da un motivo neobarocco. Al di sopra di tale tondo due angioletti concludono la composizione

Gli orti della Mosella costituivano un’area a sud della città, al di fuori delle mura di fortificazione, anche se compresi all’interno della cinta daziaria. Questo territorio fu teatro di sanguinosi scontri nel corso dei moti rivoluzionari del 1849 quando i messinesi tentarono di conquistare la Cittadella nella quale erano asserragliati i Borbone.
