Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

La chiesa sorge dove un tempo vi era il monumentale e omonimo edificio progettato dall’architetto modenese Guarino Guarini. L’edificio di oggi è stato disegnato da Francesco Barbaro nel 1927 e completato nel 1930. In un’edicola ricava dall’ingresso si trova un crocifisso del XVIII secolo, mentre all’interno del sacello permangono alcuni altari d’epoca barocca, provenienti dall’antico edificio, e un gruppo marmoreo con la Madonna e Gesù fanciullo del XVI secoli attribuito a Vincenzo Tedeschi.

La tela fu esposta alla Prima Mostra Sindacale Interprovinciale di Palermo del maggio del 1929 insieme a la Tortorella di De Pasquale. La mostra palermitana è ritenuta seconda sola alla prima organizzata dal Sindacato toscano nel 1927, tuttavia bisogna ricordare che precoci avvisaglie di questa adesione al corporativismo voluto dal fascismo, si erano avute a Messina già nel 1923, quando Romano e Schmiedt fondarono il circolo artistico “Antonello” promuovendo mostre ed eventi.

La sede del Palazzo Littorio, realizzato dal 1938 ed ultimato poco prima della seconda guerra mondiale insieme all’isolato VIII, fu realizzata dopo la costruzione dei tre primi isolati della Palazzata. Si avverte, rispetto a questi, una evoluzione nel linguaggio architettonico che ricorre all’uso di volumi puri, elementi semplici nobilitati dall’uso di lastre travertino che, ricoprendo gran parte delle superfici verticali dell’edificio, creano una gerarchia tra la torre, più alta e totalmente ricoperta da lastre di travertino, ed il volume con il quale questa si compenetra, caratterizzato da una successione di specchiature lisce trattate ad intonaco scandite da paraste ricoperte con travertino.

Nell'isolato 133 sopravvive un comparto nel quale insiste un edificio preterremoto. Si tratta di un edificio recentemente restaurato senza troppa attenzione alla preesistenza che manifesta, sopra le aperture dei mezzanini, le mensole che sostenevano i balconi dei piani superiori, oggi demoliti per rispondere ai dettami della normativa antisismica del 1909.

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