PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
CONTENUTI IN EVIDENZA
L’opera è stata realizzata dall’artista ceramista Cecilia Caccamo in occasione della manifestazione “Streets Angel”, organizzata nel 2010 dal Comune di Messina in collaborazione con 12 artisti che hanno realizzato altrettante opere sul territorio cittadino.
L'isolato 430, insieme con il 432 ed il 444 formano una porzione di territorio sulla quale insistono alcune architetture preterremoto. Tali architetture sono state variamente trasformate, sopraelevate e modificate per adattarle alle esigenze dei nuovi fruitori. Tuttavia si riconosce la tipologia tipica della città ottocentesca in cui il piano terra è dedicato alle botteghe dotate di mezzanino al quale si accede da una scaletta interna ai vani bottega mentre nel piano superiore è il piano nobile. Nell'isolato 430 si riconoscono ancora le mensole dei balconi dei piani successivi che sono stati demoliti dopo il terremoto (anche se alcuni sono stati ripristinati).
Monografia n. 17 della collana Schizzo presenta, è un volume sceneggiato da Roberto Irace ed edito dal "Centro Fumetto Andrea Pazienza" di Cremona.
Quando qualcosa si rompe è una storia di evasione, di fuga da tutto ciò che è normale, consueto, in cui lo straordinario diviene nuova e mutevole regola e dove tutto trasmuta attraverso una lente d’ingrandimento possibilista e avveniristica.
In un surreale quanto paradossale ossimoro, settimanalmente, spesso anche contemporaneamente, sulle banchine del porto di Messina sbarcano i turisti croceristi e i migranti salvati nel Mediterraneo dalle grigie navi delle Marine Militari europee. Al centro di questo mare, la Sicilia vive da millenni i flussi migratori e le dominazioni che hanno plasmato la sua storia e la sua cultura. Milioni di siciliani hanno lasciato questa terra tra XIX e XX secolo, in una diaspora che oggi il canotto e il piccolo transatlantico di Daniele Battaglia ricordano assai bene in una comune quanto esplicita iconografia sociale.