PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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L’opera è stata acquisita dalla Galleria Provinciale d’arte moderna e contemporanea della Provincia di Messina nel 1989. Appartiene a una tappa importante del percorso artistico di Anastasio che durante tutto il decennio aveva impostato il suo lavoro all’interno sia da una certa tensione astratta che da una materica, come segnalato da Lucio Barbera in occasione della mostra Collezione Privata Pictura in Urbe (1989).
Toponimo derivante dalla sovvenzione del Senato messinese destinata all’acquisto di grano a favore della popolazione.
Datata tra il 1465 e il 1470, l’opera è stata acquistata nel 2003 dalla Regione Sicilia e collocata nel Museo Regionale di Messina. Non univocamente attribuita ad Antonello, la piccola pala venne creata per la devozione privata, probabilmente di un frate, che la custodiva nella sua cella o la portava con sé durante i viaggi, numerosi allora per gli ordini monastici come quello francescano cui appartiene il personaggio effigiato.
Il problema della ricostruzione dell’edificio della stazione si pone fin da dopo la prima guerra mondiale ma bisogna aspettare gli anni ’30 per vedere in concreto l’avvio dell’iter progettuale. Il progetto di questo nuovo edificio è affidato all’architetto Angiolo Mazzoni, allora funzionario delle Ferrovie dello Stato fin dal 1921 e autore di diverse stazioni di epoca fascista. Nel 1937 viene realizzato un plastico per essere approvato dal Duce che contava molto sull’opera di propaganda che avrebbe sortito la realizzazione di una stazione ferroviaria, opera necessaria ma che a quasi venti anni dal terremoto non era ancora stata realizzata. Così la stazione viene realizzata prima dell’inizio della seconda guerra mondiale. Scene di vita rurale siciliana o di paesaggio. L’opera inneggia ai valori del lavoro e dell’operosità italiana e, come dice lo stesso Mazzoni nella sua proposta per l’esecuzione di opere artistiche per la stazione di Messina, “Il mosaico misura circa 135 di superficie e verrà realizzato in smalto e vetro colorato, materiali questi propri del mosaico classico”.