Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

La web series ’A Famigghia racconta in cinque episodi la sgangherata impresa turistica di tre ventenni che, a bordo di un furgoncino, offrono a due turiste in crociera, appena sbarcate al porto di Messina, «un viaggio “on the road” alla scoperta della vera Sicilia». Scritta, sceneggiata e diretta da Angelo Campolo, la serie, prodotta da Giuseppe Ministeri per la compagnia DAF, in collaborazione con l’Assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo e la Sicilia Film Commission, riflette con leggerezza e ironia sui luoghi e sui loro abitanti, seguendo la rocambolesca giornata dei protagonisti. 

Gli edifici che insistono lungo la scalinata di S. Barbara sono stati realizzati sopra le mura della città volute da Carlo V presumibilmente a partire dal tardo settecento. Si tratta di un’edilizia povera realizzata in estrema economia che, probabilmente per la localizzazione, ha subito lievi danneggiamenti a causa del terremoto del 1908. Osservando alcune cellule edilizie è possibile notare tentativi di incordolatura con travi e pilastri di cemento armato che in atto sono ormai in avanzato stato di degrado.

Il palazzo fu realizzato su progetto dell’architetto Gino Coppedè a partire dal 1914. La costruzione dell’edificio fu affidata alla Società Anonima Italiana “Ferrobeton” che lo concluse in breve tempo. Il fabbricato originario aveva due elevazioni fuori terra con piano cantinato e la struttura dell’edificio prevedeva l’impiego di muratura confinata con travi e pilastri di cemento armato che, come nelle altre architetture della città della ricostruzione post terremoto del 1908, veniva dissimulata sotto strati di intonaco lavorato in vario modo per simulare l’impiego della pietra.

Nell’ambito delle manifestazioni proposte dall’Ordine degli Architetti con l’evento Archinotte, il 12 luglio 2013 un gruppo di artisti si è dato appuntamento alla Fiera di Messina per decorare e abbellire un gruppo di panchine, quale simbolo della riappropriazione di un luogo centrale all’interno della storia cittadina e ancora oggi non riscattato. Il “Giardino degli Aquiloni” è un progetto ideato e curato dall’architetto Teresa Cammara.

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