PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Il palazzo Formento è localizzato lungo l'attuale Viale della Libertà (anticamente la riviera del Ringo) in prossimità della cinquecentesca chiesa di Gesù e Maria del Buonviaggio. L'edificio ha resistito al terremoto del 1908 e, probabilmente, anche al terremoto del 1783. L'edificio in muratura si articola su due piani ed ha un giardino, purtroppo non manutenuto, nello spazio posteriore.

La fontana prende il nome dalla famiglia che il secolo scorso la donò alla città in un periodo di grande siccità. Per ricordare l’avvenimento il Comune di Messina commissionò una scultura al noto artista messinese Antonio Bonfiglio. Lo scultore realizzò in pietra artificiale un putto con l’anfora che poi venne fuso in bronzo a spese dei cittadini del quartiere.

Il primo comparto dell’isolato 339 del Piano Regolatore di Messina fu realizzato nel 1923 su progetto dell’architetto Gino Peressutti che intervenne in diversi altri importanti edifici della ricostruzione. Tuttavia il progettista, che è lo stesso che progettò Cinecittà a Roma, utilizza in questa costruzione un linguaggio totalmente differente, nel quale le linee neobarocche servono per “vestire” un edificio la cui struttura è muratura confinata con travi e pilastri di cemento armato, materiale del quale probabilmente non erano ancora del tutto sfruttate le possibilità espressive e strutturali.

Il Conte Ruggero edificò sulla penisola di San Ranieri un grande monastero basiliano dedicato al S.S. Salvatore, la cui giurisdizione ricadeva su numerosi cenobi tra Sicilia e Calabria. L’edificio venne demolito nel 1549 per far posto alla fortezza voluta da Carlo V, e spostato nel luogo ove oggi sorge il Museo Regionale. Distrutto dal sisma, la cattedrale archimandrita fu ricostruita nel suo nuovo sito tra il 1929 – 1933. La chiesa, in stile neoclassico, è sormontata in facciata da una scultura con il "Cristo Salvatore" di Ovidio Sutera. Notevoli, all’interno, i tre altari settecenteschi in marmo a commesso, provenienti da chiese distrutte dal sisma del 1908, e una tavola cinquecentesca con Basilio Magno, recentemente restaurata.
