PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Prende il nome dal bastione cinquecentesco di S. Vincenzo, ancora visibile a sinistra della piazza, e dall’omonima chiesa presente nei pressi. La zona era chiamata anche della “Pompa francese” perché usata dalle truppe francesi durante la rivolta del 1674-78.

Edificato nel 1890 sui Colli S. Rizzo, a 500 metri sopra il livello del mare, Puntal Ferraro è il forte più piccolo del sistema difensivo ideato dal Ministero della Guerra nell’area dello Stretto. Dotato di ponte levatoio e fossato, le sei artiglierie della struttura, non più presenti, puntavano verso il mar Tirreno e il porto di Milazzo. In buono stato di conservazione anche la gabbia di Faraday che serviva a proteggere la struttura dai fulmine, e una pompa manuale circolare per l’approvvigionamento idrico. All’interno è possibile visitare un piccolo museo con foto, cartoline e documenti che riguardano le fortificazioni umbertine.

Al centro del grande triangolo, d’impianto classicista come tutto l’edificio, una figura femminile con diadema, tridente e scettro rappresenta Messina, Regina del Peloro. Il busto frontale e ieratico che emerge dalle acque impersonifica la potenza della città tra le due sponde dello Stretto, rappresentate dalle sirene Scilla e Cariddi, muscolari e sinuose creature. Immagine debitrice sia dell’iconografia marina inventata dal Montorsoli nelle sue bellissime fontane cittadine sia dai delfini della monetazione greca, il frontone è modernamente diviso in tre parti in funzione statico architettonica e, probabilmente, simbolica, a difesa di futuri sconvolgimenti tellurici.
