PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Gli anni al contrario, uscito per Einaudi a gennaio 2015, racconta la storia d’amore tra Aurora e Giovanni, due giovani universitari messinesi che s’incontrano alla fine degli anni Settanta ma, quando vanno a vivere insieme, non riescono a reggere la fatica della quotidianità, la frustrazione delle ambizioni e persino il tradimento della Storia, che finisce per travolgerli con tutto il mondo da essi fantasticato. Roberto Saviano lo ha definito «un racconto senza fondo, che stringe la schizofrenica storia italiana al pulsare dei sentimenti».
Opera commissionata nell’estate del 2012, come copertina del romanzo di Mario Oscar Venuti, viene realizzata con l’intento di riprodurre graficamente il senso metaforico del tunnel della vita che tutti noi dobbiamo attraversare e dal quale siamo, a nostra volta, attraversati.
La scelta degli elementi compositivi ricade su alcuni allegorie simboliche e ricorrenti, quali: il cammino verso l’ignoto, il buio del tunnel che lo evoca, la possibilità e il timore di un mostro che attende al termine del percorso.
Eretto per volontà della Fondazione Sant'Andrea, in collaborazione con il Centro della Gloria Nazionale e il Fondo Internazionale delle Lettere e della Cultura slava, il monumento ricorda il soccorso offerto dai Marinai Russi ai messinesi subito dopo il disastroso terremoto del 1908. Realizzato in bronzo su un bozzetto dello scultore italo russo Pietro Kufferle del 1911, l’opera è stata inaugurata nel giugno del 2012.
L’isolato 311 del piano regolatore di Messina è occupato in parte da un edificio attribuito a Gino Coppedè a causa degli intonaci decorativi che ne ricoprono le superfici. Anche se lo stato di degrado non permette di apprezzare appieno le caratteristiche di questo edificio ciò che si conserva consente di formulare un giudizio sulla complessità dei disegni e sulle capacità tecniche delle maestranze.