Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Il terzo comparto dell’isolato 305 fu realizzato su progetto dell’ingegnere Enrico Fleres il quale adottò un linguaggio consono all’importanza delle strade sulle quali prospettava l’edificio. Il palazzo dell’arcivescovado è dotato di due ingressi: il primo su via Garibaldi ed il secondo su via I Settembre. Il lotto sul quale sorge l’edificio ha una lieve differenza di quota che viene recuperata, in corrispondenza del secondo ingresso, attraverso una scalinata che conduce al piano di calpestio rialzato.

L'edilizia preterremoto che insiste sul versante ovest dell'isolato 154 del PR di Messina mostra un'immagine frammentata ed interrotta nella sua continuità da un intervento di sostituzione, realizzato presumibilmente nel XIX secolo. I fabbricati preterremoto mostrano invece una tipologia con piano botteghe dotate di mezzanino e con un piano nobile che si differenzia tra la parte a nord e quella a sud nell'altezza dei mezzanini che lasciano supporre una diversa epoca di costruzione.

Già dal primo numero, Giada si presenta come un esperimento fumettistico vivace e coinvolgente. L’idea di partenza è inaugurare il catalogo dell’Arcadia con una miniserie horror, composta da 12 numeri fruibili singolarmente ma, come afferma lo stesso sceneggiatore, resi aderenti tra loro da elementi di continuità compositivi di una epopea narrativa coerente. L’esperimento riesce e il primo numero, mescolando sapientemente tre tocchi artistici differenti, consegna al pubblico e ai futuri addetti ai lavori un esordio dall’approccio realistico le cui potenzialità si prestano comunque ad essere oggetto di diversificate sintesi.

Seguendo le indicazioni del suo testamento rinvenuto dall’erudito Gioacchino Di Marzio, viene non concordemente identificata nell’area dei resti della Chiesa di Santa Maria del Gesù Inferiore il luogo di sepoltura di Antonello da Messina. L’area con i resti archeologici venne alla luce negli anni ’90 del Novecento a seguito di alcuni lavori di urbanizzazione.

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