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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

La prima pensilina venendo da sud è ispirata al ”Salvator Mundi” di Antonello da Messina, la straordinaria tavola dipinta dal pittore rinascimentale intorno alla prima metà del 1470, oggi custodita alla National Gallery di Londra. Cogliendo i tratti saliente dell’immagine, quali il gesto scorciato della mano e gli occhi del Cristo, Stellario Di Blasi inserisce la figura dentro un background insieme geometrico e naturale, dove il tema peculiare pare proprio questo intreccio vorticoso e tra l’immagine di Gesù i fiori e i rami della natura, in una sorta di “benedizione rivisitata” che molto ha a che fare coi temi attualissimi dell’ambiente e di sempre più incalzanti sensibilità ecologiche. L’operazione è ripresa dall’artista anche per l’Annunciata di Palazzo Abatellis, 1476, immagine emblema dell’arte di Antonello e della Sicilia tutta. Anche per questa immagine Di Blasi inventa una composizione densa di relazioni con il significato religioso della figura, la natura e l’ambiente circostante.

L’opera debutta nel 1989 alla mostra personale In viaggio con Ulisse presso la galleria romana La Gravida.  Soggetto dell’olio è una delle grandi boe della rada San Francesco, storico approdo dei traghetti privati che collegano le due sponde dello Stretto di Messina.  La tela di grandi dimensioni, coerentemente con le altre dello stesso periodo, affronta il tema del mare con una pittura realista e simbolica di grande impegno tecnico, pregna di un senso meditativo e nostalgico chiaramente legato alle origini siciliane dell’artista. 

Opera di Ignazio Buceti su disegno dell’architetto Campolo, la bella fontana venne realizzata nel 1741 per la scalinata scenografica del Monte di Pietà. La figura femminile assisa tiene la mano sinistra sul petto prosperoso mentre con la destra regge la cornucopia, simbolo di fortuna, ricchezza e abbondanza.

Una chiesa di San Giuliano esisteva già in epoca medievale ma venne ricostruita da Andrea Calamech nel ‘500, all'incirca nell’attuale spazio occupato dalla Galleria Vittorio Emanuele. Il terremoto del 1783 la distrusse, venne quindi ricostruita solo dopo il 1908. Eretta su progetto del sacerdote e ingegnere Carmelo Umberto Angiolini, la chiesa, con il suo stile esotico moresco è una delle più singolari della città. Interessante, al suo interno, il mosaico con il Crocifisso, San Giuliano, La Vergine e S. Francesco d’Assisi, realizzato su cartoni di Luciano Bartoli (Trieste 1912 – Aosta 2009).

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